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Un aiuto per le famiglie in difficoltà di Ragusa: al via la rete solidale di «Spreco zero»

Presentato alle associazioni di volontariato il progetto realizzato dall’ente. Conti: «È un servizio per tutti»

RAGUSA. Un'iniziativa "buona" per tutti. Per i produttori e la distribuzione, che evitano di produrre rifiuti e si trovano oggi giorni a buttare del cibo. Per le associazioni che cercano di dare un mano alle persone in difficoltà, in numero sempre crescente. Per il Comune, che continuamente riceve richieste di aiuto, ma non ha mezzi economici sufficienti. È l'iniziativa «Spreco Zero» che vede impegnati questi tre ”attori sociali”. L'iniziativa è quella di mettere a disposizione delle associazioni di volontariato, che assistono centinaia di persone in difficoltà, i prodotti alimentari prossimi alla scadenza e i beni non alimentari non più commercializzabili per distribuirli. Un primo incontro si era tenuto con la piccola e grande distribuzione. Il Comune aveva ”incassato” la disponibilità a mettere in moto quest'accordo. Martedì, invece, è stata la volta delle associazioni di volontariato. C'erano la Caritas diocesana e diverse Caritas parrocchiali, il Volontariato Cristiano, Meccamelchita, la San Vincenzo, i Salesiani cooperatori e l'Oasi Famiglia. Ed ancora Legambiente, che porta avanti un progetto della Fondazione per il Sud su questi temi. Ed ovviamente gli amministratori comunali Claudio Conti e Flavio Brafa. «Si tratta della classica iniziativa Win Win - specifica l'assessore Conti - dove tutti ci guadagnano: l'ambiente, le imprese, i meno abbienti. Il recupero dei beni alimentari, rimasti invenduti per le ragioni più varie ma ancora perfettamente salubri, viene concepito come fornitura di un servizio: per chi li produce cioè le imprese commerciali, per chi li consuma, per i bisognosi attraverso gli enti di assistenza, per le istituzioni pubbliche, comuni, province, regioni, asl, che ne conseguono benefici indiretti, sociali ed ambientali, vedendo diminuire il flusso di rifiuti in discarica e migliorando l'assistenza alle persone svantaggiate. Verrà quindi attivata nel territorio una rete solidale, dinamica e stabile tra mondo profit e non profit, formata da solide interazioni e scambi di beni e valori attraverso il dono». «I servizi sociali - dichiara l'assessore Brafa - rientrano in pieno nella costruzione e finalizzazione del progetto Spreco Zero; la prima fase sarà costituita da una analisi dei bisogni individuando i soggetti che hanno veramente carenze e vivono cause di disagio, cercando di garantire loro un livello minimo ed essenziale per una sopravvivenza dignitosa».

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