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Patricidio a Comiso, l’assassino lascia l’ospedale e va in cella

RAGUSA. Ha lasciato l'ospedale «Regina Margherita» ed è stato portato nel carcere di Ragusa, Mirko Bottari, 21 anni, il giovane che martedì pomeriggio ha cosparso di benzina e dato alle fiamme il padre, uccidendolo, che stava riposando nel suo letto. Il giovane era rimasto ustionato nel rogo era stato ricoverato. Bottari, secondo la ricostruzione degli investigatori, chiedeva spesso denaro al padre che di recente si sarebbe accorto di alcuni ammanchi ed avrebbe deciso di impedire al ragazzo l'accesso al conto. In più l'uomo, che da qualche tempo viveva da solo dopo il trasferimento della nipote in un'altra abitazione, aveva manifestato l'intenzione di dare del denaro alla badante che si occupava di lui. Intanto, la polizia sta interrogando i parenti della vittima ed i vicini di casa che negli ultimi giorni hanno sentito le liti tra il ragazzo e il padre. Domani, inoltre, alle 9, presso l'Istituto di medicina legale, nel cimitero di Comiso, sarà eseguita l'autopsia sulla vittima.

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