MODICA. Mancano una ventina di giorni alla diciannovesima edizione del Premio Ragusani nel Mondo. Il riconoscimento sarà consegnato il 3 agosto in piazza Libertà. Tra i premiati l'attrice Valeria Solarino. Nasce in Venezuela nel 1979 da padre modicano e madre torinese.
Fino all'età di sei anni vive a Modica ma poi con la famiglia si trasferisce a Torino, dove, dopo studi alla facoltà di Lettere e filosofia, inizia la sua attività di attrice professionista alla scuola del celebre Teatro Stabile. Dopo qualche esperienza sul palcoscenico viene notata e scelta da Mimmo Calopresti per un piccolo ruolo nel film «La felicità non costa niente» del 2003. È l'inizio di una carriera rapidissima, con ruoli di crescente prestigio: nello stesso anno interpreta il ruolo di Maja nel film «Fame chimica» di Paolo Vari e Antonio Bocola e, sempre nel 2003, veste i panni di Bea, una delle ragazze conosciute dai tre giovani protagonisti del film «Che ne sarà di noi» di Giovanni Veronesi, suo attuale compagno. Il 2005 è l'anno della consacrazione: interpreta il ruolo di Linda, accanto a Fabio Volo nel film di Alessandro D'Alatri «La febbre». Nel 2006 recita nel film «Viaggio segreto» di Roberto Andò.
Ancora ruoli da protagonista nel film «Valzer», di Salvatore Maira, la «Signorina Effe», di Wilma Labate, entrambi del 2007, nel thriller «Holy Money» -di Maxime Alexandre del 2008, «Italians» -di Giovanni Veronesi del 2009. Nello stesso anno viene premiata come migliore attrice femminile al Nice Film Festival , per l'interpretazione di Angela in «Viola di mare», di Donatella Maiorca.Nel 2010 recita nel film «Vallanzasca - Gli angeli del male» nella parte di Consuelo.Nel 2011 è protagonista del film drammatico «Ruggine», di Daniele Gaglianone, e in «Manuale d'Amore 3», di Giovanni Veronesi. Superba l'interpretazione in Anita Garibaldi, fiction in due puntate di Rai 1, nel 2012. Prossimamente la vedremo ancora sul piccolo schermo di Rai 1 in «Una grande famiglia» di Riccardo Milani. Carattere timido ma tenace ed orgogliosa, determinata e razionale, Valeria afferma con orgoglio la sua modicanità, legata ad una terra dove ha vissuto i primi anni della sua vita, con un retaggio culturale di tradizioni familiari mai sopite. Consapevole della sua applaudita bellezza, dedica la sua vita al cinema, dove non è più una meteora, ma una stella di prima grandezza. G.N.
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