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Folla ai funerali di Pino Rosa a Ispica, il figlio: «Mi hai donato un’altra vita»

Tanta commozione in chiesa per l’ultimo saluto alla vittima del tragico incidente mortale in via Duca degli Abruzzi

ISPICA. "Grazie papà per avermi donato un'altra volta la vita, per avermi protetto anche domenica mattina". Queste le parole di Valerio Rosa pronunciate dall'altare al termine della messa per l'ultimo saluto a Pino Rosa morto travolto da un'auto mentre era sotto il gazebo di un bar a prendere la granita. Le parole risuonano con forza tra le lacrime di giovani, padri, madri e delle centinaia di percorse assiepate tra le navate della grandissima basilica di Santa Maria Maggiore per poi fondersi con un lungo e prolungato applauso. Pino non è riuscito a salvarsi ma è riuscito a proteggere per l'ultima volta il figlio Valerio 21enne a cui i medici del nosocomio modicano dove è ricoverato da domenica hanno permesso di partecipare ai funerali del padre nonostante dovesse subire un intervento per le fratture riportate nell'incidente. "Papà - ha continuato Valerio- con il suo ultimo gesto ci ha insegnato la forza della famiglia unita e questo messaggio deve accompagnarci sempre". Un uomo di stile e di cuore, nella musica e nella vita, Pino ha scelto sempre la strada della generosità autentica: il maestro Giannino Amore , direttore della banda cittadina, ha ricordato un episodio del '99 quando durante una processione una signore è caduto e vedendolo grondare di sangue solo lui ha avuto, tra i tanti, la prontezza di andare a tamponare il sangue con il suo fazzoletto finché non arrivassero i soccorsi. Le parole del figlio e del maestro Amore hanno fatto da eco all'omelia pronunciata da don Davide Baglieri dopo la lettura del passo del vangelo di Luca sulla morte di Cristo da parte del diacono Salvatore Di Stefano: "Il sangue di Pino non è versato invano, è versato per ricordarci l'unità e l'amore in Cristo. Il perdono è la porta di accesso al vero amore misericordioso, per comprendere il senso e sentire la presenza del Signore nonostante tutto". Le note di "Eccomi signore manda me" e di "Dolce sentire" hanno incorniciato il saluto finale insieme alle note del "Cristo alla colonna" suonate dalla banda cittadina e da musicisti ispicesi insieme sul sagrato della chiesa attorno al feretro di Pino ricoperto dalla sua divisa bandistica. Sul fronte delle indagini, la Procura ha deciso di non disporre l’autopsia ma l’inchiesta è aperta.

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