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Comune di Ragusa, la liquidazione dei consiglieri: nel conto ci sono anche i tablet

Stanziate le somme per i vecchi inquilini a cui però saranno sottratti i soldi per l’acquisto dell’iPad

RAGUSA. Una "liquidazione" light per i trenta consiglieri comunali uscenti. Ventinove, in realtà, dato che il presidente ha un'indennità fissa. Gli uffici hanno fatto i calcoli dei gettoni per le sedute di consiglio e commissioni nei mesi di aprile e maggio. In totale le somme spettanti sono 16.352 euro. Il più presente è stato il consigliere Giuseppe Lo Destro. Per lui la partecipazione a 25 sedute equivale a 1.120 euro. A seguire Filippo Angelica, per lui 1.030,40 euro per aver partecipato a 23 incontri tra consiglio e commissioni. Poi Peppe Calabrese, con 851,20 euro, a cui va decurtato il 30% per precisa scelta del gruppo consiliare del Pd che ha deciso, oltre un anno fa, il taglio dei gettoni. Ed ancora Giovanna Criscione (806,40 euro per 18 sedute). Chi percepisce di meno è Rocco Bitetti, appena 179,20 euro, Peppe Tumino e Giovanni Di Mauro (224 euro ciascuno). Somme sulla carta, perchè tutti prenderanno molto di meno. Il motivo? I consiglieri comunali acquistarono, a rate, i tablet. Essendo terminata anzitempo la consiliatura, invece delle rate mensili il Comune richiede il saldo. C'è qualche differenza di importo tra chi ha scelto l'Ipad e chi ha preferito il Samsung. In media, per i tablet, ogni consigliere, deve al Comune tra 381 e 323 euro. Ad eccezione dei consiglieri Giovanna Criscione e Alessandro Tumino che non hanno preso il tablet, almeno non con questo sistema di rateizzazione come hanno fatto i colleghi. A conti, infatti, quindi, c'è chi non riceverà nemmeno un euro, anzi dovrà pagare piccole cifre al Comune. Come Di Mauro, che dovrà versare 99 euro o Giuseppe Tumino che dovrà dare al Comune 157,42 per chiudere il "conto" per il tablet. Il Comune dovrà recuperare in totale 569,96 euro, mentre i gettoni da liquidare ai consiglieri uscenti per i due mesi di aprile e maggio, al netto dei "computerini", ammontano a 6.615,80 euro. Solo il consigliere Salvatore Fidone doveva ancora "saldare" una piccola cifra, 155,76 euro rispetto ai gettoni dati per la partecipazione alle sedute della conferenza capigruppo. Il Comune, alcuni mesi fa, aveva richiesto quei soldi indietro a tutti coloro che li avevano percepiti, in quanto nessun gettone sarebbe dovuto ad incontri convocati solo per decidere i calendari di altre sedute

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