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Ticket per gli impianti sportivi di Ragusa, le società: "No ai tornei"

Dopo l’introduzione del «biglietto» di ingresso voluto dal commissario Rizza, molti club rischiano di dover respingere le iscrizioni

RAGUSA. Si sta iniziando a parlare già della nuova stagione nei numerosi sodalizi sportivi della città. Un avvio con tante incognite. Ma il nodo vero da sciogliere è quello dei costi, perchè la delibera del commissario straordinario del Comune, Margherita Rizza, che impone dei ticket per l'utilizzo degli impianti sportivi comunali, sta mettendo a rischio l'avvio di diverse attività sportive. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro con il nuovo sindaco, Federico Piccitto, insieme alle società e al Coni. Era stato il presidente, Sasà Cintolo, a chiederlo. "Senza affrontare prima questa vicenda - spiegano molte società, e tra queste anche l'Orsa che sarà al via nel prossimo campionato di Prima categoria di calcio - non siamo in grado di programmare nulla, dunque è necessario che si metta mano, ed in fretta, a questa questione, prima che ci si trovi in una situazione di netto svantaggio rispetto alle altre società che, invece, non hanno di questi problemi". L'Orsa, così come le altre società di Prima categoria, per formalizzare l'iscrizione al campionato di Prima categoria dovrà versare alla Federazione la somma di 3.950 euro entro il termine perentorio del 20 agosto. Le squadre dovranno schierare almeno due juniores: un 1994 ed un 1995. Otto i gironi che saranno formati, ognuno composto da 14 squadre per 112 compagini in totale. "I tempi di crisi, con contributi azzerati, sponsor sempre più in difficoltà e famiglie a cui non possiamo chiedere più di tanto - spiega il presidente dell'Orsa, Antonello Licitra - ci mettono nelle condizioni di dover riflettere bene sul da farsi. Stiamo valutando bene tutto, sperando anche almeno la questione dei ticket in qualche modo si riesca a risolvere". Il problema non riguarda solo l'Orsa. Nel giro di qualche anno le società sportive si sono viste tagliare, di netto, il contributo economico da parte del Comune. Un contributo prezioso soprattutto per quelle società che praticano sport giovanile. In tante, poi, fanno sport per ragazzi in difficoltà. Le famiglie, che non arrivano a fine mese, difficilmente potranno incrementare lo sforzo economico. In alcune società si parla già di altre cento euro annue. La nuova giunta, alle prese con la difficile situazione ereditata, dovrà provare a dare delle risposte. 

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