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Pozzallo e Scicli, scarico di reflui in mare: due tratti di spiaggia vietati ai bagnanti

Le aree di Raganzino, che è stata posta sotto sequestro, e di Donnalucata sono a rischio inquinamento. Le analisi compiute dall’Asp

SCICLI. Due spiagge, una a Scicli, l’altra a Pozzallo, chiuse ai bagnanti per la presenza di reflui. L’area di Raganzino, a Pozzallo, è stata posta sotto sequestro anche se c’è la possibilità che nelle prossime 24-36 ore torni fruibile. Si attendono infatti i risultati dei campionamenti dell'Arpa e dell'Asp sulle acque e sulla sabbia. Il guasto è stato registrato domenica mattina e a creare problemi secondo il vice sindaco Gugliotta, è stata la presenza di una trave in legno che ha mandato in tilt le pompe con lo sversamento di reflui prima in spiaggia e poi sino al mare. "Le pompe sono andate in tilt, nel canalone antistante- spiega Gugliotta- troviamo di tutto e nonostante lo abbiamo già fatto pulire più volte vi si deposita di tutto, vi è stato trovato anche un passeggiano e tanti strofinacci che intasano le pompe." Il tentativo di arginare i reflui con le pale meccaniche però non avrebbe dato i suoi frutti e i bagnanti, chi sulla spiaggia chi in acqua, sono dovuti uscire allertati. Circa 30 metri quadrati di spiaggia sono stati posti sotto sequestro con il divieto di balneazione, con la presenza in spiaggia di sindaco e vicesindaco. Mentre a Scicli, il sindaco Franco Susino, ha disposto il divieto di balneazione dopo le comunicazioni fattagli pervenire dall'Asp Ragusa, che, con i suoi tecnici del laboratorio di igiene e profilassi, ha eseguito dei prelievi delle acque marine nel tratto di costa prospiciente il lungomare di Donnalucata di viale della Repubblica. In particolare nel tratto ricadente nei pressi dello scarico del canale del Consorzio di bonifica numero 8 di Ragusa. I risultati comunicati dall'azienda sanitaria ragusana dicono che «sono state evidenziate presenze di patogeni ed alte cariche di colimetria ed enterococchi». Il 20 gennaio scorso l'Asp ragusana ha trasmesso l'esito degli esami di laboratorio, unitamente alla relazione nel dettaglio, eseguiti su prelievi di acqua di scarico a mare presso l'hotel Acquamarina di Donnalucata. Il sindaco Susino, avuto in mano i risultati, ha provveduto «in via cautelare ed a tempo indeterminato alla temporanea preclusione alla balneazione del tratto di costa antistante l'hotel Aquamarina sito nella frazione di Donnalucata interessato dalla presenza di patogeni ed alte cariche di colimetria ed enterococchi e più precisamente per un tratto di 200 metri verso est e 200 metri per un analogo tratto di 200 metri in direzione ovest».

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