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Ragusa, raid vandalico in Cattedrale «Il sagrato come una latrina»

I giovani di «Youpolis» chiedono l’installazione del sistema di videosorveglianza

RAGUSA. Non solo i graffiti, adesso la Cattedrale di San Giovanni Battista viene scambiata pure per latrina.
«Non c'è due senza tre. Non sono serviti a fondo, probabilmente, gli appelli già fatti dai ragazzi di Youpolis in merito agli ormai ripetuti atti vandalici in Cattedrale. La cosa assurda, poi, non è il ripetersi del singolo atto denunciato, ma il verificarsi di situazioni sempre diverse quanto assurde. Mercoledì pomeriggio - spiega Simone Digrandi di Youpolis -, ci è stato segnalato direttamente dal parroco, don Carmelo Tidona, quello che abbiamo anche documentato personalmente con le foto: si tratta di tracce chiarissime di urina, negli spazi tra le colonne del portale centrale e quelli secondari. Ci è stato spiegato chiaramente che sta diventando un'usanza addirittura abituale, specie nelle ore notturne.
Nell'assurdità di tutto ciò che in questi mesi stiamo denunciando senza alcuna risposta, riepiloghiamo tutto quello che è successo: la panca in pietra del sagrato con scritte spray, il furto delle tabelle in ferro del monumento ai caduti, le scritte sulla facciata appena riqualificata; il continuo giocare a pallone sul sagrato stesso (anche nel periodo del restauro, quando si urtavano i ponteggi), il pilone del monumento ai caduti abbattuto». I giovani di Youpolis chiedono «urgentemente al Commissario Rizza e alla Soprintendenza ai Beni Culturali di intervenire e spiegare cosa può essere fatto. Da mesi, sia la nostra associazione che la Cattedrale chiedono interventi immediati, è sicuramente necessaria e urgente l'installazione di un sistema di videosorveglianza. Attendiamo urgente riscontro per una situazione ormai insostenibile».

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