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Pagamenti, i dati delle imprese: «Mancano 140 milioni di euro»

RAGUSA. Ammontano a circa 140 milioni di euro i debiti delle pubbliche amministrazioni di Ragusa (Provincia, Comuni, Asp), dichiarati al Ministero in attuazione del decreto legge 35 del 2013 per l’ampliamento degli spazi finanziari e l’ottenimento delle anticipazioni della Cassa Depositi e Prestiti. Una cifra gigantesca che le imprese avanzano per appalti e forniture, e che le priva di liquidità vitale per la loro attività. Il dato è emerso da una prima ricognizione effettuata dall’Ufficio Studi di Confindustria Ragusa. Si tratta di importi che comportano, per la rilevanza a carico delle imprese industriali locali, difficoltà gestionali e finanziarie notevoli a fronte di un onere fiscale sempre più gravoso e immediato nella sua imposizione; così, paradossalmente, le imprese si ritrovano da una parte creditrici dello Stato "sine die", e dall’altra debitrici di imposte e oneri con scadenza immediata. Il presidente di Confindustria Ragusa, ingegnere Enzo Taverniti, auspicando che il Governo centrale voglia al più presto dare riscontro alle richieste presentate dai Comuni e dagli altri enti locali, e trasferire ad essi le risorse finanziarie da lungo tempo attese dalle imprese creditrici, segue con attenzione il problema e, tramite Confindustria nazionale e regionale, continuerà a sollecitare le riforme legislative che possano semplificare e velocizzare la farraginosa e dispendiosa azione. Confindustria Ragusa, per poter assicurare una concreta azione di monitoraggio dell’avanzamento della procedura di legge, affinché sia data al più presto esecutività agli impegni improrogabili assunti dal Governo, chiede alle imprese interessate di comunicarle al più presto i dati relativi alla natura ed entità dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, ed eventuali pagamenti che dovessero sbloccarsi a seguito della procedura citata.(*sm*)

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