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Si dà fuoco per salvare la casa, l'appello della figlia: non abbandonateci

"Mi appello al governatore Crocetta e alle istituzioni: vogliamo ricomprare la nostra casa perchè è l'unica cosa che abbiamo", queste le parole di Martina, figlia di Giovanni Guarascio, il muratore ora ricoverato con ustioni di terzo grado sul 50% del corpo

CATANIA. Sono stabili, ma restano gravi le condizioni di Giovanni Guarascio, il muratore che ieri a Vittoria, nel Ragusano, ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 50% del corpo dopo essersi dato fuoco per salvare la sua casa messa all'asta per 26 mila euro. L'uomo è ricoverato nella Rianimazione dell'ospedale Cannizzaro di Catania. Nello stesso reparto del nosocomio si trova l'assistente di polizia Antonio Terranova, investito dalle fiamme nel tentativo di salvare Guarascio. L'agente ha riportato ustioni di secondo e terzo grado sul 30% del corpo. Per entrambi la prognosi resta riservata. Non sono gravi, invece, le condizioni del secondo poliziotto intervenuto per tentare di salvare l'uomo che voleva uccidersi come un "bonzo", l'assistente Gianmarco Di Raimondo, che è stato medicato nell'ospedale di Vittoria per ustioni agli arti superiori.
Sulle condizioni di salute dei due feriti, l'ospedale Cannizzaro di Catania ha emesso un bollettino medico nel quale si sottolinea che «restano in prognosi riservata il muratore Giovanni Guarascio e il poliziotto Antonio Terranova, ustionati ieri a Vittoria». «Le condizioni più gravi - si legge nella nota - sono quelle dell'operaio, che ha ustioni di terzo grado sul 50% del corpo, localizzate in particolare su viso, torace e arti superiori, e ha accusato difficoltà respiratorie; intubato, Guarascio adesso è in terapia intensiva nel reparto di Rianimazione». «È invece ricoverato nel Centro Ustioni, comunque vigile - prosegue il bollettino medico del Cannizzaro - l'agente Terranova, che ha riportato ustioni  soprattutto su viso, braccia e orecchio sinistro». Come ha spiegato Giorgio Stracuzzi, direttore dell'Unità operativa complessa Centro grandi ustionati dell'Azienda ospedaliera Cannizzaro, «entrambi i pazienti sono stati trattati con incisioni volte a migliorare la respirazione della pelle lesionata e nelle prossime settimane necessiteranno di interventi chirurgici riparativi, anche tramite autoinnesti di cute».


L'APPELLO DELLA FIGLIA: NON ABBANDONATECI. Servizio pubblico, la trasmissione di Michele Santoro su La7, lancia l'appello di Martina Guarascio, che rivolta alle istituzioni regionali e allo Stato dice: «Non lasciateci un'altra volta da soli». La madre di Martina, la signora Giorgia Famà, è rimasta gravemente ustionata dopo essere intervenuta per tentare di fermare il gesto estremo del marito. «All'ospedale di Vittoria, non può essere curata adeguatamente», dice la figlia Martina, «ma negli ospedali maggiori di Palermo e di Catania, dove sono presenti dei centri ustioni, non ci sono posti disponibili. Per favore, aiutateci», conclude la figlia. Sul sito del programma, www.serviziopubblico.it, è visibile il video con l'appello di Martina. «Mi appello al governatore Crocetta e alle istituzioni: vogliamo ricomprare la nostra casa, - ha poi aggiunto - perchè è l'unica cosa che abbiamo e mio padre l'ha costruita con tanti sacrifici. Adesso siamo solo io e mia sorella e tra 15 giorni queste persone verranno a reclamare l'appartamento. Noi che fine faremo?», conclude.


LA MOGLIE DI GUARASCIO TRASFERITA A CATANIA. Intanto Giorgia Famà, la moglie di Guarascio, è in viaggio in ambulanza verso il Centro grandi ustioni di Catania. La donna attendeva da ieri di essere trasferita all'ospedale Cannizzaro di Catania per ricevere cure adeguate per le ustioni che ha sul volto: ieri non c'erano, infatti, posti per accoglierla nel nosocomio.
Giorgia Famà è arrivata a Catania ed è ricoverata Centro Ustioni dell'ospedale Cannizzaro. La paziente presenta ustioni di secondo e terzo grado a viso, collo e torace e lesioni meno gravi a mani e avambraccia. Le sue condizioni, informa un bollettino medico, "sono stazionarie e l'evoluzione del quadro clinico potrà essere meglio valutata nelle prossime ore". L'assessore regionale della Salute, Lucia Borsellino, sta seguendo la vicenda, costantemente informata dal commissario straordinario dell'Azienda Cannizzaro, Paolo Cantaro, sulle modalità e i tempi del ricovero e sull'evolversi del quadro clinico dei tre pazienti. Il commissario straordinario, in stretto contatto con le autorità, ha informato il prefetto Annunziato Vardé e il questore di Ragusa Giuseppe Gammino. Restano stabili, intanto, le condizioni dei due uomini ricoverati nel Centro Grandi Ustioni, Giovanni Guarascio e Antonio Terranova, che sono in cura già da ieri. Per entrambi, nelle prossime settimane, sono già programmati interventi chirurgici di rimozione delle aree necrotizzate, completando, è questo l'auspicio dei medici, l'azione ricostruttiva anche per il tramite di innesti e autoinnesti di cute.

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