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Ragusa, rogo a Punta Braccetto: sfiorate serre e abitazioni

Venti gli incendi di sterpaglie che hanno impegnato ieri i vigili del Fuoco in tutta la provincia. Numerosi gli interventi lungo la fascia costiera

RAGUSA. Anche ieri sono stati decine gli interventi dei vigili del fuoco per domare incendi di sterpaglie in tutta la provincia. Numerosi interventi lungo la fascia costiera ragusana, camarinense e dell’Ipparino. Quasi tutti i roghi del turno diurno di ieri dei vigili del fuoco sono stati domati in poco tempo. In quasi tutti i casi si è trattato di incendi di erba secca che hanno visto le squadre di Ragusa e dei distaccamenti di Vittoria e Modica in campo senza soluzioni di continuità visto che le temperature si sono innalzate dopo qualche giorno di clima mite, anche se quasi tutti i roghi sono stati causati dall’uomo con il lancio di sigarette dalle auto in corsa o per tecnica del rogo «fai da te» per pulire i terreni.
Sette incendi si sono consumati al notte scorsa sulla costa ragusana a cavallo tra i territori del capoluogo e di Santa Croce Camerina. Il primo alle 20.19 di sabato, per incendio sterpaglie, l’ultimo è stato domato ieri mattina alle sette e mezza.
Tutti incendi di sterpaglie e macchia mediterranea, in uno di questi alle 23 sono state inviate 4 squadre operative, in prossimità di Punta Braccetto frazione balneare del capoluogo, dove era in fiamme un canneto, che minacciava abitazioni ed insediamenti agricoli. Le squadre dei vigili del fuoco sono riuscite ad evitare che l’incendio si propagasse, alle abitazioni ed alle serre limitrofe. I vigili del fuoco invitano gli agricoltori ad evitare i roghi fai da te che, complice le folate di vento, diventano incontrollabili. Stesso discorso per gli automobilisti in transito. Quasi tutti i roghi, infatti, sono causati dell’uomo. L’autocombustione è rarissima.

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