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Aeroporto di Comiso, Massari: "Prepariamoci all'apertura"

Secondo il presidente della Cna provinciale bisogna "puntare sui servizi e trovare soluzioni ottimali per le compagnie che scelgono di atterrare" nello scalo

COMISO. Il presidente della Cna provinciale Giuseppe Massari lancia le sue proposte per l’aeroporto di Comiso. L’apertura dello scalo è stata programmata per fine maggio (il ciclo Airac dovrebbe essere pubblicato dall’Enac il 18 aprile) ed il territorio si sta preparando. Martedì scorso, si sono svolte due assemblee: la prima al mattino, con la presenza delle istituzioni (comuni, province, camera di commercio); la seconda il pomeriggio, con la presenza del mondo imprenditoriale e delle organizzazioni di categoria.
Sul tappeto la necessità di “prepararsi” per l’apertura dello scalo. Su questo, il presidente della Cna, Giuseppe Massari, ha un’idea precisa. A suo parere, non bisogna tanto puntare sugli incentivi economici per le compagnie aeree, che porterebbero costi a carico del territorio, ma puntare sui servizi e trovare soluzioni ottimali per le compagnie che scelgono di atterrare a Comiso.
“L’aeroporto, se ben gestito, può cambiare il volto, le sorti e l’economia della nostra provincia. Bisogna, però, partire con il piede giusto. Bisogna calibrare gli orari di operatività, senza farsi prendere dalla fretta o dall’entusiasmo. Bisogna scegliere le compagnie adeguate, le rotte che servono e che possono risultare utili agli operatori economici e turistici. Non bisogna esagerare e, soprattutto, non bisogna farsi trascinare o convincere da quelle compagnie che per fare scalo da noi vogliono essere fatti ponti d'oro. E’ chiaro che chi non avrà interesse, appena finiti gli incentivi, appena ci avranno svuotato le tasche, andrà via ed allora sarà il fallimento”.
Massari propone poi di curare bene i servizi per i passeggeri, “con tempi brevi per l’arrivo dalle scale di sbarco, con la massima velocità e precisione nella riconsegna dei bagagli, con la massima eccellenza nell’assistenza, nei trasporti, nell’informazione interna ed esterna all’aeroporto”.
Oltre ai servizi interni, si dovrà curare anche tutto ciò che c’è all’esterno: la viabilità, i servizi, l’offerta turistica ed alberghiera. “Dobbiamo lavorare per rendere più appetibile lo scalo anche attraverso una buona e continua manutenzione delle strade che conducono al Magliocco, curare le rotatorie della zona, la segnaletica stradale. E poi è indispensabile aumentare le offerte turistiche, tarare i prezzi dell’accoglienza e della ristorazione, cercando di essere perfetti quando si tratta del servizio da garantire agli ospiti. Quindi, dovremmo aggiungere la necessità di fare trovare i siti turistici aperti e fruibili tutti i giorni, con orari funzionali alle esigenze dei turisti, degli operatori e dei visitatori in genere, con un occhio alla formazione del personale che svolgerà le funzioni di front office. Senza dimenticare, naturalmente, di potenziare i centri di informazione turistica e tutto quanto può aiutare a conoscere e divulgare i nostri siti, le nostre opere d’arte, le chiese ed i musei. Si deve pensare alla creazione di un percorso enogastronomico serio ed articolato, in grado di promuovere al meglio le nostre eccellenze. I nostri prodotti, poi, potrebbero arrivare in tutto il mondo, curando la qualità, i tempi, le confezioni e i costi”.

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