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Commercio, in 12 mesi cancellate venti attività

Analisi del presidente della commissione Sviluppo economico del Comune, Emanuele Distefano, che traccia un quadro della situazione

RAGUSA. La crisi continua a mietere "vittime". «Sono venti le attività commerciali che hanno chiuso i battenti nell'ultimo anno, da gennaio a dicembre del 2012 nella nostra città. Una mortalità senza precedenti acuita da una crisi da tempo non più congiunturale bensì strutturale». È quanto rileva il presidente della commissione Sviluppo economico del Comune, Emanuele Distefano, che traccia un quadro della situazione.

«Venti attività commerciali chiuse - aggiunge Distefano - significa che hanno perso il lavoro almeno quaranta-cinquanta persone. Le motivazioni alla base di queste cessazioni, sono le più svariate. A cominciare dall'impossibilità di continuare a sostenere i costi. È opportuno notare come le imprese che hanno chiuso i battenti e stiamo parlando, lo ribadisco, soltanto del settore legato al commercio si trovino 7 nel centro storico, 6 nella fascia per così dire mediana ovvero immediatamente limitrofa al centro storico e prima della periferia, altre sette nella periferia. Quindi, sul territorio le suddette attività erano spalmate in maniera pressoché omologa. Se poi si aggiunge che la maggior parte delle imprese, 13 per l'esattezza, poteva contare su una vita imprenditoriale che aveva superato i 25 anni, si comprenderà come la dimensione del fenomeno crisi abbia raggiunto livelli imperscrutabili e come, se non ci sarà una netta inversione di tendenza, si rischia di bruciare l'intero tessuto economico della nostra città. In un anno, quindi, la situazione è peggiorata e di parecchio». Per Distefano occorre trovare soluzioni per «salvare il salvabile». DA.BO.

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