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Scicli, sequestrati i fanghi di depurazione

Proseguono le indagini che hanno portato al sequestro dei villaggi turistici Marsa Siklà e Baia Samuele

SCICLI. Si è conclusa con l'affidamento della custodia, al sindaco di Scicli Franco Susino, di alcuni cumuli di sedimenti e di inerti rinvenuti nelle aree del depuratore di contrada Lodderi, la lunga giornata dedicata all'ispezione nei due impianti di depurazione comunali. I carabinieri della Compagnia di Modica, gli uomini della Capitaneria di porto di Pozzallo, i ricercatori del Cnr incaricati dalla Procura di Modica al prelievo delle campionature di sedimenti e fanghiglia del depuratore, i funzionari comunali e lo stesso primo cittadino hanno lasciato gli impianti di depurazione di "Lodderi" e di "Palmintella" solo nella tarda serata di martedì dopo esservi giunti in prima mattinata.

Una giornata articolata fra controlli, verifiche e prelievi volti ad accertare quanto possano aver inciso i due depuratori nel presunto inquinamento del mare lamentato, nell'estate scorsa con delle segnalazioni alla Procura, sia dal sindaco di Scicli, Franco Susino, che dal collega di Modica, Antonello Buscema. Segnalazioni, accompagnate da serie preoccupazioni per la pubblica incolumità di cittadini e bagnanti, che hanno fatto scattare le indagini da parte dei militari dell'Arma. L'attività investigativa ha portato al sequestro, ancora in atto, dei due villaggi turistici siti nell'area ad est di Sampieri, nella vecchia contrada "Samuele", il Marsa Siclà ed il Baia Samuele e dei mezzi della ditta di espurgo Buscema di Modica (già dissequestrati).

Il lavoro di indagine sta proseguendo non tralasciando alcun particolare legato alle modalità dello smaltimento dei reflui fognari nel territorio sciclitano. All'ispezione di martedì scorso avviata dopo la notifica al Comune del decreto di accesso ai luoghi ed agli atti, durante la quale il personale del Cnr ha prelevato delle campionature di sedimenti dalle vasche di depurazione, hanno presenziato anche i legali di fiducia delle sei persone raggiunte da informazioni di garanzia da parte della Procura della Repubblica, i due ex sindaci Bartolomeo Falla che ha amministrato la città ai tempi della realizzazione del nuovo impianto di "Palmintella" (uno dei più sofisticati di tutto il meridione d'Italia) e Giovanni Venticinque e di quattro funzionari dell'ente, due dei quali avevano già ricevuto, nello scorso mese di gennaio, una prima informazione di garanzia sempre nell'ambito dell'indagine della Procura della Repubblica di Modica sullo smaltimento dei reflui.

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