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Primarie: la scelta "accantonata" da entrambi gli schieramenti

Si susseguono incontri e riunioni e si accende il dibattito. Ancora non delineato lo scenario politico in vista del voto

RAGUSA. Da destra a sinistra avevano dato quasi per certe le Primarie. Ed invece, per l'elettore ragusano ci sarà soltanto l'urna a maggio, senza possibilità di una scelta precedente, con la "scrematura" delle Primarie. Il Pd, al momento "mollato" da Città e Italia dei Valori, almeno in queste condizioni non avrebbe con chi farle, le primarie di coalizione, a meno di una "contesa" tra Calabrese e Sonia Migliore se ci sarà l'accordo con l'Udc. Il centrodestra sembra non volerle fare neppure. In realtà nel gruppo che vede insieme Pdl ed altri partiti più di uno era scettico su questo meccanismo, anche se manifestare aperture in tal senso, in periodo di "sete di democrazia", è d'ordinanza.

Ieri pomeriggio si sono riuniti i partiti di centrodestra, dal Pdl al Pid, da Fratelli d'Italia a Grande Sud. Ma c'erano anche altri soggetti politici, inclusi gli «ex Udc» rappresentati da Salvatore Brinch. Tirati da una parte e dall'altra, gli uomini vicini a Franco Antoci oggi avranno un altro incontro, annunciato dalla lista "Il Megafono". Si vedrà se hanno digerito la scelta di Pinuccio Lavima, coordinatore provinciale dell’Udc, di nominare commissario cittadino, Sonia Migliore e se con Pd, Udc, "Il Megafono" riusciranno a fare una coalizione che rispecchi l'alleanza regionale che appoggia Crocetta. Ma la trattativa tra Udc e Pd sembra in salita. Sonia Migliore ha chiesto che al tavolo di questa sera sia invitato anche il rappresentante del nascente secondo circolo, ma pare non sia partita alcuna "convocazione".

E per quanto riguarda la scelta del candidato sindaco, Sonia Migliore non sarebbe d'accordo a puntare su Calabrese. L'Udc potrebbe scegliere altre strade, e non c'è nemmeno il "salvagente" delle Primarie che convincerebbe il partito di Casini a fare la "prova di forza" con il Pd, dopo la lettera del Regionale diffusa da Calabrese. Il Partito di Bersani, come detto, infatti, ha "stoppato" le Primarie. Ma la chiave di lettura che fornisce il senatore Gianni Battaglia - membro dell'esecutivo regionale e componente del comitato promotore del secondo circolo del Pd Ragusa -, è assai diversa da quella data da Peppe Calabrese. Ma la chiave di lettura che qualcuno suggerisce sarebbe differente rispetto a quella data dal segretario cittadino. Sarebbe da leggere come un segno della difficoltà di Calabrese rimasto senza la coalizione che doveva rinnovarsi con Idv e Città. La lettera del Regionale sarebbe, quindi, un assist per accantonare l'idea delle Primarie.

Dal canto suo, Gianni Battaglia ribadisce il suo pensiero e quello del secondo circolo: «Occorre lavorare per una grande coalizione che metta insieme movimenti, associazioni, partiti, ad iniziare dal Pd, l'intero partito». Per tornare al centrodestra, lunedì nuovo incontro per iniziare a parlare di nomi e di metodi per la scelta.Le «disponibilità» che circolano già da tempo sono quelle di Francesco Barone (Pid) e Salvo Mallia (Pdl).

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