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Comiso, sui contratti agli ex precari è guerra fra Terranova, Cgil e Alfano

Il sindacato accusa il sindaco di non avere fatto quanto in suo potere per prorogare il rapporto di lavoro

COMISO. La Cgil farà affiggere dei manifesti pubblici per raccontare la sua verità sulla vicenda dei precari di Comiso, il cui contratto è cessato il 31 dicembre scorso. Secondo il segretario della Camera del Lavoro, Salvatore Terranova, la corrispondenza intercorsa tra il Ministero ed il Comune permetterebbe di raccontare una storia diversa da quella che oggi appare. «Renderemo pubblica la corrispondenza intercorsa tra il Comune e il Ministero dell'Interno, in modo che i cittadini possano accedere alla visione dei fatti con documenti reali e non attraverso fittizie strumentalizzazioni. In un manifesto saranno riportati fedelmente e con trasparenza gli atti del Ministero dell'Interno, quelli concernenti la nuova dotazione organica dopo il dissesto - che dovrà essere approvata dalla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali - e le procedure adottate per cercare di ottenere la proroga, prevista dalla legge di Stabilità - spiega Terranova -: un atto dal quale emergerà in maniera netta la differenza tra chi è stato veramente dalla parte dei lavoratori e chi invece ha manifestato solo parvenza di interesse». Nel mirino di Terranova c'è soprattutto il sindaco, Giuseppe Alfano: «Le bugie hanno le gambe corte, quelle del Sindaco Alfano è notorio sono cortissime e sono il connotato prevalente della sua figura politica. Ha giocato per anni al ping pong delle responsabilità».
Terranova afferma che i funzionari del Ministero hanno contestato al sindaco «la grande mole di atti trasmessa dal comune, che è servita solo a ingenerare incomprensioni e non contezza degli obiettivi e lo hanno invitato a revocare tutti gli atti sinora prodotti e a presentare un nuovo quadro, questa volta chiaro ed organico. Se i 48 lavoratori sono stati mandati a casa la ragione è certamente da individuare in una superficiale e distratta azione amministrativa che, invece di trovare soluzioni per la stabilizzazione di questi lavoratori, è riuscita a creare un pastrocchio burocratico». Ultima accusa, legata ad un recente incontro del sindaco con gli ex dipendenti del Comune: «Ha incontrato i lavoratori escludendo il sindacato: non accetta il confronto, si inalbera ad ogni tentativo di apertura del dialogo ed ha sempre rifiutato ogni soluzione proposta dal sindacato».

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