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L’antenna al villaggio Gatto Corvino Il comitato: «Bloccare subito i lavori»

I residenti chiedono chiarimenti al Comune sull’installazione del ripetitore: «Non siamo stati interpellati»

RAGUSA. Manca la concessione edilizia nonostante il parere favorevole del Comune. Un nulla osta rilasciato dallo Sportello unico per le attività produttive. L’antenna della telefonia mobile, in fase di realizzazione al villaggio Gatto Corvino, lungo la Provinciale 25, la ”Ragusa mare”, ha sollevato un vespaio di polemiche. Il comitato, coadiuvato da Peppe Calabrese, ha chiesto conto e ragione agli uffici del Comune. Venerdì pomeriggio, alle 18, assemblea pubblica con i residenti e i villeggianti nella sede del Partito democratico in via Natalelli.

«In quella sede faremo il punto della situazione circa le iniziative da intraprendere - spiega il presidente del comitato, Peppe Calabrese - sembra davvero strano che si possa realizzare un’antenna in un lotto privato senza le necessarie autorizzazioni con il semplice silenzio assenso. Vogliamo capire cosa sta succedendo e faremo di tutto per tutelare la salute dei cittadini che vivono e lavorano in quella zona. È indispensabile ottenere risposte che possano rassicurare i residenti della zona soprattutto sul fronte della salute». I villeggianti chiedono al Comune di sospendere i lavori.
«L’antenna sorgerà a pochissimi metri dal confine di casa nostra – spiega Angelo Antoci - in un terreno privato che è stato venduto ai dei privati. Nessuno ha chiesto il parere dei cittadini, né tantomeno siamo stati informati sugli eventuali pericoli per la salute che questo ripetitore potrà provocare. Il Comune dovrebbe tutelare prima di ogni cosa i suoi cittadini ancor prima di rilasciare autorizzazioni per mega impianti di telefonia mobile». Giuseppe Firullo parla di un aspetto inquietante: «Nonostante le nostre preoccupazioni - aggiunge - i lavori di scavo sono iniziati. Siamo pronti da subito a bloccare i lavori. Gli interessi di pochi prevalgono sulla salute dei cittadini». Tali antenne emettono onde elettromagnetiche in un fascio di irradiazione molto stretto sul piano verticale che si estende invece orizzontalmente quasi parallelamente al terreno permettendo di raggiungere anche gli utenti lontani. Per questo, nelle aree immediatamente al di sotto delle antenne, contrariamente a quanto si pensa comunemente, i livelli di campo elettromagnetico generati sono molto contenuti.

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