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Aeroporto di Comiso, scelto il caposcalo: la Soaco affida l’incarico a Santonocito

La nomina decisa nella riunione di Catania. La società gestirà direttamente i servizi di handling

COMISO. L’aeroporto di Comiso ha un caposcalo. Orazio Santonocito, che ha già ricoperto questo incarico all’aeroporto di Catania, gestirà la prima fase del “decollo” dell’aeroporto di Comiso. La nomina di Santonocito è stata decisa nello corso della riunione del Cda di Soaco (la società di gestione dell’aeroporto di Comiso) che si è svolta ieri pomeriggio a Catania. Vi ha partecipato, per la prima volta, Pierluigi Dini, il consulente che la società ha nominato per gestire la fase di start up dell’aeroporto. È lui a dettare i tempi e le modalità per la costituzione del management di Soaco e per seguire tutte le procedure di certificazione dello scalo. Nella seduta di ieri sera è stato deciso anche che la Soaco gestirà direttamente i servizi di handling (così come prevede la norma fino a 1.500.000 passeggeri), senza far ricorso ad un bando per società esterne. Intanto, è stato dato il via alle “manifestazioni di interesse” per l’espletamento dei servizi socio sanitari nello scalo e per le forniture di carburante. Ieri, intanto, scadevano i termini del bando per l’individuazione del secondo post holder che affiancherà Biagio Picarella. Nei prossimi giorni si esamineranno i curricula e si assumerà una decisione. La certificazione del nuovo post holder sarà curata da Dini. Intanto, sullo scalo si accende anche una piccola bagarre legata alle recenti notizie di stampa che lo avevano inserito tra le opere pubbliche incompiute in Sicilia. Il sindaco , Giuseppe Alfano, non ha gradito le notizie secondo cui il ministro per la coesione sociale, Fabrizio Barca avrebbe in agenda la verifica di due opere incompiute in Sicilia. Le opere da completare, sulle venti finanziate con fondi Fesr, sarebbero il parcheggio Zaera di Messina e l’aeroporto di Comiso. “L’aeroporto non è un’opera incompiuta come le tante disseminate in Italia. Invito il ministro Barca a visitare l’infrastruttura per rendersi conto che è stata ultimata ed è pronta per iniziare l’attività. Piuttosto, sono incompiuti gli impegni dei governi nazionali che si sono avvicendati. Speriamo che il governo Monti, per i restanti giorni in cui sarà operativo, riveda la sua posizione e includa l’aeroscalo tra gli aeroporti di interesse nazionale per la valenza strategica che esso riveste per lo sviluppo del territorio”.

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