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Aeroporto Comiso, Crocetta: "La Soaco si sbrighi ad aprirlo"

Per il momento «accantonato» il discorso delle Amministrative. Solo un accenno: «Cosentini rappresenta la continuità per Ragusa»

RAGUSA. «Dobbiamo tornare ad avere l’orgoglio di essere siciliani». Ha concluso così, dopo avere tenuto alta l’attenzione dei tanti presenti per un’ora, il Governatore Rosario Crocetta, dopo avere spaziato per i tanti temi della politica regionale. Nel corso del suo intervento Crocetta ha toccato da vicino anche la realtà ragusana quando ha parlato di piano dei trasporti che deve interessare tutta la Sicilia e non solo l’asse Palermo-Catania-Messina e, soprattutto, quando ha citato l’aeroporto di Comiso. «Se la Soaco non si sbriga ad aprirlo, le addebiterò la restituzione di 20 milioni all’Europa che Bruxelles ci ha chiesto se ciò non avverrà entro il 31 marzo. Già stamani invierò loro una lettera in questo senso». All’esterno di Villa Dipasquale, c’era tanti giovani dei comitati «No Muos». Il presidente della Regione Crocetta, appena sceso dall’auto blu, li ha rassicurati sul fatto che la revoca delle autorizzazioni andrà avanti regolarmente. Ad aprire i lavori è stato l’avvocato Michele Sbezzi del movimento Territorio, seguito dalla candidata al Senato Gianna Dimartino, appartanente allo stesso movimento che Sbezzi ha definito una componente importante della Lista Megafono. La parola è passata, quindi, al parlamentare regionale Nello Dipasquale. «In campagna elettorale sono stato costretto a giustificarmi per il fatto di cercare il voto per Rosario Crocetta - ha esordito Dipasquale - ed ero considerato un traditore da tutti. Ora è tutto più chiaro a tutti e io sono pronto a ribadire a Crocetta la mia fedeltà incondizionata. Con lui mi è tornato l’entusiasmo vero di fare politica. Con lui l’immagine della Sicilia è già cambiata, come una casa in cui c’è finalmente un padrone che è lì a rimettere le cose a posto. In lui ci sono le nostre speranze». Dipasquale ha quindi citato Giovanni Cosentini. «Con lui abbiamo un conto in sospeso con la città. È stato sempre al mio fianco ed è presente nonostante reduce da un intervento chirurgico». «In questi giorni in cui giro la Sicilia per la campagna elettorale - ha inziato Crocetta - vedo ovunque situazioni di povertà e di degrado. Il fatto è che quando pensiamo alla mafia pensiamo solo ai clan, a quelli che hanno lo stampo in fronte, e non pensiamo che sia anche nelle classi dirigenti, dietro le scrivanie. Noi abbiamo cominciato subito a togliere le cose inutili dalla programmazione della spesa, mettendoci dentro quelle che vanno incontro a questo disagio sociale Lo sapete che fino ad ieri la Regione pagava 500 mila euro all’anno per l’affitto degli uccelli del Giardino d’Orleans. Io li ho liberati, non sono più in affitto». Crocetta ha parlato anche della sua lista per il Senato, il Megafono. «In questa lista accettiamo tutti gli uomini di buona volontà - ha chiarito - senza tenere conto di steccati e logiche superate dalla storia. Se la maggioranza dei siciliani farà in modo che questa sia la prima lista al Senato, darà un segnale a coloro che si oppongono al cambiamento e anche a Roma e a Bruxelles».

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