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I villaggi turistici sequestrati, Marsa Saclà nomina i periti

L'obiettivo è contrastare i contenuti degli accertamenti del consulente tecnico d'ufficio nominato dal pubblico ministero per l'inchiesta svolta dai carabinieri di Modica e la Guardia costiera di Pozzallo

SCICLI. «Marsa Siclà» ha nominato un pool di tecnici al fine di contrastare i contenuti degli accertamenti del consulente tecnico d'ufficio nominato dal pubblico ministero per l'inchiesta svolta dai carabinieri di Modica e la Guardia costiera di Pozzallo che hanno, nei fatti, determinato il sequestro preventivo dei villaggi turistici «Baia Samuele» (riconducibile al gruppo «I grandi viaggi») e, appunto, «Marsa Siclà» di Scicli, nonchè dei mezzi della ditta di trasporto rifiuti «Buscema Giovanni Carmelo servizi ambientali» di Modica (questi ultimi dissequestrati dal tribunale del Riesame di Catania).
L'avvocato Enzo Galazzo, che patrocinata la società sciclitana, ha incaricato il professore Vagliasindi dell'università di Catania, il dottore Ferlito, sempre di Catania, e il dottore Corrado Barone di Ragusa.
Nell'attesa che la Procura disponga ulteriori accertamenti, i consulenti di parte e l'avvocato Galazzo hanno rilevato che il Ctu, Mazzotta, nella sua perizia ha escluso categoricamente segnali di inquinamento del mare che va da Sampieri a Marina di Modica.
«Tracce d'inquinamento del mare – spiega l'avvocato Enzo Galazzo – non ce ne sono nella maniera più assoluta. Si tratta di rilievi effettuati a bordo di un'imbarcazione della Guardia costiera effettuati ad agosto dello scorso anno. La contestazione riguarda il traffico illecito di reflui fognari che sarebbe stato effettuato con i mezzi dell'impresa Buscema che, tra l'altro, il Riesame ha dissequestrato. Credo che la questione debba essere ricondotta su altri versanti».
Il decreto di sequestro fu emesso dal Gip del Tribunale di Catania.
SA. C.

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