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L’annuncio: via Paestum sarà chiusa

Il Gruppo Ferrovie dello Stato conferma. L’ente di corso Italia sta elaborando il progetto per la realizzazione del sovrappasso pedonale

RAGUSA. A metà mese il passaggio a livello di via Paestum sarà chiuso al traffico veicolare e pedonale. Il Gruppo Ferrovie dello Stato, infatti, circa dieci giorni orsono, ha inviato una nota al Comune con cui diffida l’ente locale a provvedere entro 30 giorni al rispetto degli impegni assunti nel 1993 con la firma della convenzione con le Ferrovie dello Stato. L’atto prevedeva la realizzazione dei cavalcaferrovia del Selvaggio e di via Epicarmo e contestualmente la chiusura dei passaggi a livello di contrada Selvaggio e di via Paestum. Il primo è stato chiuso, il secondo dopo la protesta di commercianti e residenti è rimasto aperto. In quella occasione, era il 2002, il Comune chiese una deroga per progettare un sottopasso carrabile. L’idea però non andò in porto in quanto ritenuta non fattibile ed il passaggio a livello restò al suo posto.
«Adesso le Ferrovie - afferma l’ingegnere comunale Michele Scarpulla - ci hanno detto a chiare lettere di chiudere il passaggio a livello, altrimenti lo faranno loro a nostre spese. Noi stiamo progettando un soprapasaggio pedonale ma è chiaro che non potrà essere realizzato in due settimane. Ora insieme al comandante della Polizia municipale stiamo cercando di rendere meno traumatica la chiusura al traffico veicolare in via Paestum ma non possiamo differirla». La notizia ieri ci è stata confermata anche dall’Ufficio Stampa delle Ferrovie. Il responsabile dell’area Sud Renato Granato parla di un invito al rispetto degli impegni presi e non di «diffida» ma conferma i tempi. Entro il 20 febbraio al posto della sbarre ci sarà un muro. Così come quello realizzato dodici anni fa in contrada Selvaggio.
Ad accelerare i tempi della chiusura hanno contribuito sicuramente i tanti episodi di sbarre aperte nonostante il passaggio di convogli ferroviari che si sono verificati in via Paestum negli ultimi mesi. Dopo l’ultimo episodio, nel novembre scorso, il presidente del consiglio comunale Pino Di Noia aveva chiesto alle Ferrovie «di trovare una soluzione in tempi rapidi ed evitare che il transito del treno in quella zona si trasformi in una sorta di roulette russa». «Abbiamo potuto appurare - affermava Di Noia - come si tratti del terzo episodio del genere dal mese di agosto ad ora. E chissà quanti altri casi simili si sono verificati nei mesi precedenti. Siccome riteniamo che prevenire sia meglio che curare, ho deciso di mettere istituzionalmente in rilievo le preoccupazioni che l’intera cittadinanza sta sollevando, consapevole che l’interlocutore, in questo caso le Ferrovie, abbia tutto l’interesse a fare sì che eventi simili non debbano più ripetersi. Ci hanno assicurato che, ogni qualvolta le sbarre sono alzate, il locomotore procede a passo d’uomo e quindi non possono registrarsi problemi di alcun tipo. Ma noi preferiremmo che tutto si svolgesse nella maniera più regolare possibile, senza che si registrino anomalie di alcun tipo».
Il commissario comunale Margherita Rizza riferirà nei prossimi giorni i termini della vicenda alla conferenza dei capogruppo.

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