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Agricoltura, ricomincia la «battaglia»: istituito un «tavolo» permanente

Il sindaco: «Serve la sinergia del territorio per fare in modo che la vertenza arrivi ai governi regionale e nazionale»

RAGUSA. Sul tavolo, la vertenza agricoltura. Attorno al tavolo, il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, portavoce di quel vasto movimento di associazioni, organizzazioni di categoria e comuni che si sta formando in questi giorni e che si è riunito due settimana fa nel salone della Fiera Emaia. C'erano anche i deputati regionali Orazio Ragusa (Udc), Pippo Digiacomo (Pd), Giorgio Assenza (Pdl), Nello Dipasquale (Territorio). C'erano anche i rappresentanti di alcune OP che hanno posto, essi pure, le richieste del comparto agricolo, pur se visto da una visuale diversa, quella delle grandi aziende, delle "organizzazioni di produttori" che, finora, hanno retto alla crisi che invece ha soffocato le micro-imprese agricole, ma che ora intacca pesantemente anche la loro economia. Se finora hanno chiuso le piccole aziende, ora "soffrono" anche le aziende più grosse, quelle che finora hanno ammortizzato meglio i costi di produzione. Anche loro hanno qualcosa da dire.
La proposta di Nicosia è netta: serve la sinergia del territorio, con i parlamentari regionali a fare da capofila, per far si che la "piattaforma agricoltura" arrivi sul tavolo del governo regionale e nazionale. Proposta raccolta da tutti i presenti, tranne la grillina Vanessa Ferreri, pare non invitata per errore. Il tavolo di lavoro sarà permanente e si riunirà nuovamente dopo le elezioni nazionali. «È una battaglia che dobbiamo intestarci tutti insieme - esclama Pippo Digiacomo - l'agricoltura deve tornare nell'attenzione del governo. Al presidente Crocetta dobbiamo chiedere di fare anche all'assessorato all'Agricoltura, ciò che sta facendo negli altri assessorati. Anche lì si annidano dei centri di potere che bloccano lo sviluppo e non fanno nulla per portare risorse al comparto agricolo». Orazio Ragusa è convinto che «le competenze non siano solo del governo regionale perché alcune richieste, quali quelle riguardanti l'Inps, riguardano il governo nazionale». Nello Dipasquale ha ricordato che l'assessore regionale Cartabellotta ha allo studio una "riforma agraria" che dovrebbe dare nuove regole e nuove possibilità al comparto. Anche Ragusa ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto da Cartabellotta «tecnico molto capace e competente». Giorgio Assenza ha rilevato le esigenze diverse che provengono dalle piccole imprese agricole (rappresentate a Palermo da Altragricoltura) e dalle OP, che presentano una piattaforma in parte coincidente, in parte con diverse specificità. Se per le piccole imprese, la moratoria sui debiti è essenziale, le OP contestano quei provvedimenti Inps che hanno imposto oneri previdenziali non previsti. «È un momento difficile per l'agricoltura - ha aggiunto Assenza - credo che la sinergia del lavoro di noi deputati regionali possa portare frutto. Ci sono anche delle cose concrete da chiedere al governo: ad esempio, i fondi per il ciclone Athos ci sono: perché non utilizzarli subito?». Nicosia riconvocherà tutti nei primi giorni di marzo. Nel frattempo, le imprese agricole muoiono. «Da qui a breve - hanno rilevato i rappresentanti delle OP - poche aziende resteranno in vita, poche saranno capaci di reggere il peso della crisi». 

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