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Santa Croce Camarina difendere la spiaggia pulita di Montalbano

Un’azione risarcitoria per il danno d’immagine a Santa Croce. Con dei servizi trasmessi dai media nazionali per descrivere le bellezze dei luoghi della fiction del commissario Montalbano

SANTA CROCE CAMARINA. Un’azione risarcitoria per il danno d’immagine a Santa Croce. Con dei servizi trasmessi dai media nazionali per descrivere le bellezze dei luoghi della fiction del commissario Montalbano. Il Comune sta valutando l’ipotesi di essere presente, insieme a Camera di Commercio e Provincia, alla Fiera internazionale del turismo. Le associazioni locali avranno il compito di organizzare eventi per pubblicizzare i siti in ambito regionale. «Siamo profondamente amareggiati - ha detto il sindaco Franca Iurato - per alcuni servizi trasmessi dai media nazionali che hanno associato la spiaggia più famosa d’Italia con i sequestri delle strutture turistiche, per gli sversamenti a mare, a Sampieri. Si tratta, indubbiamente, di un danno d’immagine per la nostra comunità, per gli operatori turistici, e per tanti cittadini e villeggianti che operano nel litorale santacrocese». Un’azione di marketing territoriale che dovrà coinvolgere enti e associazioni. «Stiamo lavorando su più fronti – assicura il primo cittadino - con un’azione risarcitoria che preveda servizi televisivi ad hoc sulle bellezze dei nostri paesaggi. Chiediamo ai media nazionali di avere la stessa attenzione e di non associare sequestri o attività d’indagine che avvengono altrove con la nostra realtà». Gli operatori turistici hanno lamentato il danno d’immagine per il territorio di Santa Croce conosciuto come la casa del commissario Montalbano. Con l’Amministrazione le associazioni “I Love Punta Secca”, l’Ascom, la Confesercenti, Confturismo, Asso turismo, e la Soaco. «La nostra associazione ha lavorato in questi mesi per un’azione di marketing - spiega Vitaliano Pollari, dell'associazione I Love Punta Secca - abbiamo effettuato, grazie ai funzionari dell'Asp, i prelievi a mare che hanno evidenziato che il nostro mare è pulito». I consiglieri di minoranza - in particolare, la lista Noi ci crediamo - hanno criticato le modalità di convocazione dell’incontro con la stampa.

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