SCICLI. Cambia la gestione dell'impianto di depurazione di contrada Palmintella, sito in una zona baricentrica fra Donnalucata e Cava D'Aliga, e creato per smaltire i reflui della zona costiera. Per i prossimi due anni sarà la ditta Siba, con sede a Milano, a garantire il servizio gestionale dell'impianto centralizzato della rete fognaria, gli impianti di sollevamento e la condotta sottomarina di allontanamento dei reflui. La Siba ha vinto la gara ad evidenza pubblica che il Comune di Scicli ha indetto lo scorso mese di ottobre dopo due proroghe alla precedente società spagnola "Acciona Agua" di Erandio. La depurazione interessa i reflui prodotti da Sampieri a Donnalucata passando per Cava D'Aliga. L'intento è quello di garantire la salubrità delle acque del mare, condizione necessaria per puntare sullo sviluppo turistico ma che, purtroppo, nei mesi estivi è "saltata" per frequenti forme di inquinamento (l'operazione di sequestro dei due villaggi turistici di Sampieri sotto accusa per lo smaltimento dei reflui è la consequenza di ciò). Dall'impianto di "Palmintella", dopo un processo di depurazione biologica, le acque vengono immesse in mare tramite una condotta sottomarina che si estende per 800 metri dalla battigia nel tratto di Spinasanta, fra Donnalucata e Bruca. La gestione per i prossimi due anni prevede una spesa di circa 560 mila euro; la "Siba" ha presentato in gara un ribasso dell'11,72 per cento. Il depuratore centralizzato di contrada Palmintella, con stazioni di sollevamento e condotte di adduzione dei reflui, è stato realizzato per depurare oltre che i reflui della fascia costiera anche quelli dell'impianto di Lodderi che serve il centro abitato di Scicli tramite una nuova condotta non ancora realizzata. Attivi, ad oggi, solo gli impianti di sollevamento di Sampieri, Cava D'Aliga, Bruca est e Donnalucata; inattivi, invece, gli impianti di Bruca ovest, Micenci e Playa Grande. Attive pure le condotte di adduzione e la condotta sottomarina di allontamento, dalla costa, dei reflui depurati.
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