Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Asp, picco influenzale atteso a fine mese

Giuseppe Ferrera, responsabile servizio Epidemiologia: "Non escludo che in questa settimana ci sia stato un incremento di casi e questo lo confermano anche i dati nazionali"

RAGUSA. Il picco influenzale doveva arrivare a fine mese anche in provincia di Ragusa, ma in questa settimana qualcuno è rimasto vittima di sintomi di influenza e di raffreddori.
Anche nelle scuole si è notata l’assenza di parecchi bambini. Ci può essere, però, un'altra spiegazione, ovvero che le mamme, con il maltempo di questi giorni, abbiano preferito lasciare i bambini a casa per prevenire i malanni dovuti al freddo ed alla pioggia.

Giuseppe Ferrera, responsabile del Servizio di Epidemiologia dell'Asp 7, conferma che il picco si attende per fine mese: «Non escludo che in questa settimana ci sia stato un incremento di casi e questo lo confermano anche i dati nazionali. Qui in provincia abbiamo due medici sentinella, Caccamo di Modica e Di Pasquale di Ragusa, che hanno fornito dati al nazionale che confermano l'arrivo dell'influenza».

Niente file al Pronto Soccorso. «Ancora non abbiamo avuto casi - dice il primario del Pronto Soccorso dell'ospedale Civile, Salvatore Pino - Fortunatamente perché altrimenti entreremmo in crisi per via della mancanza di posti letto».

Giuseppe Ferrera, responsabile del servizio di Epidemiologia dell’Asp 7, poi, spende qualche parola sulla vaccinazione: «Quest'anno c'è stato un rallentamento; personalmente consiglio la vaccinazione, anche adesso - afferma Ferrera -. È chiaro che c'è un ritardo, ma vaccinarsi conviene sempre. L'Asp di Ragusa ha avuto assegnate 50.000 dosi di vaccino che servono per vaccinare il 75% degli ultrasessantacinquenni e le categorie a rischio».
È bene ricordare che da diverso tempo è attivo un progetto che viene realizzato con i medici fi famiglia proprio per cercare di vaccinare quanti più pazienti possibili.

Caricamento commenti

Commenta la notizia