COMISO. È il rush finale per l'aeroporto di Comiso. Lo sforzo che dovrà imprimere un'accelerazione in più al percorso avviato per giungere all'apertura dello scalo: entro il 5 aprile, come spera il sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, che ha ribadito che questa data non si tocca, o comunque nelle settimane immediatamente successive. «Stiamo lavorando per costituire il management e per individuare le figure tecniche necessarie per avviare lo scalo», spiega il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo. Quali sono i punti di forza e quali le difficoltà maggiori in queste ultime settimane?
«Non è un lavoro delle ultime settimane. Noi lavoriamo da un anno e molte cose sono state fatte. L'aeroporto ha dei punti di forza, è una struttura nuova, moderna, funzionale, appetibile per tanti. Ormai gli occhi sono su di noi, le attese sono enormi. Questo non permette a nessuno, me per primo, di abbassare la guardia. Ce la faremo, nonostante le tante difficoltà». Ma gli ostacoli sono tanti. E quelli che hanno caratterizzato l'ultimo periodo sono ancor di più. «Ci penalizza il fatto di aver firmato in ritardo la convenzione - aggiunge -, il fatto di aver saputo solo in ottobre che il Ministero dava il via libera. Siamo arrivati quando già le compagnie aeree avevano programmato il 2013. Troppo tardi! Ci penalizza anche il momento storico, la crisi economica. Molte compagnie sono in difficoltà, sappiamo cos'è accaduto a Windjet, molti non possono fare dei nuovi investimenti. Ci penalizza anche il fatto che la convenzione ha la durata di due anni e molti si chiedono cosa accadrà in futuro. Io sono fiducioso perché quest'aeroporto ha forti potenzialità. Può rappresentare molto, per i tanti posti di lavoro che può creare, non direttamente, ma nell'indotto e potrà avere un'influenza fortemente positiva sull'economia di questa zona».
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