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Un’isola pedonale in via Natalelli: saltano i parcheggi

Dove c’erano i posteggi è stato costruito un perimetro rialzato. Eliminati pure alcuni stalli a pagamento di via Carlo Alberto Dalla Chiesa

RAGUSA. Potrebbe essere presto attivato l’ascensore che collega via Roma e via Natalelli, realizzato nel 2006 insieme all’impianto di via Fiumicello ad Ibla ma mai entrato in funzione anche se inaugurato. Da qualche giorno, infatti, è stata messa in sicurezza l’area di via Natalelli all’esterno dell’arrivo dei pedoni da via Roma. Dove prima c’erano una decina di posteggi è stata realizzata un’isola personale che interessa anche il fronte opposto, sacrificando anche 4-5 posteggi della zona blu di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. In tutto sono spariti poco più di una dozzina di posteggi, due terzi dei quali gratis, (sostituiti da un’isola rialzata) che venivano utilizzati dai dipendenti dei tanti uffici pubblici della zona, tra cui Tribunale, Procura,Genio Civile e Museo archeologico. I lavori sono stati dettati dall’assenza di marciapiedi che avrebbe reso irto di insidie il tragitto dei pedoni. Adesso l’area è completamente interdetta al traffico veicolare grazie anche all’installazione di alcuni paletti. Per realizzare i due ascensori il Comune ha speso circa e 615.000 euro. Il completamento risale al 2006 ma ancora oggi non sono fruibili dalla cittadinanza. Oltre dieci anni già passati a partire dalla progettazione e dal finanziamento. Da quasi sette anni, la cabina in plexiglas dell’ascensore di via Roma è ridotta ad uno spazio sul quale attaccare comunicazioni e manifesti di ogni genere e l’impianto che mette in collegamento la panoramica del Parco con piazza della Repubblica potrebbe essere un buon aiuto anche per la vicinanza al parcheggio di largo San Paolo. Ora si attendono delle novità sostanziali. Esattamente due anni fa, era stato affidato un incarico di consulenza, con determina sindacale, per il rilascio dell’autorizzazione regionale all’esercizio e del nulla osta Ustif – Ufficio speciale trasporti a impianti fissi che dipende dal Ministero delle Infrastrutture: poco più di 12.000 euro all’architetto trapanese Giovanni Battista Anselmo, che aveva offerto il ribasso maggiore su una base di partenza di 20.000 euro. A febbraio del 2011 l’Ustif ha rilasciato il nulla osta ma con prescrizioni. Adesso la messa in sicurezza dell’area di via Natalelli. Ma il Comune non è mai stato con le mani in mano, come dimostrano anche altri incarichi come la produzione dei certificati di idoneità statica delle strutture portanti che comprende l’analisi delle sollecitazioni dinamiche trasmesse dall’ascensore. Incarico affidato, anche questo al «migliore offerente» attingendo dall’albo comunale dei collaudatori. Ad aggiudicarsi il lavoro è stato l’ingegnere Caruso Olivo Corrado per un compenso pari a 6.900 euro escluso Iva e cassa di previdenza. Perché si sarebbero accumulati tutti questi ritardi? Il problema starebbe nel fatto che l'ascensore essendo destinato alla pubblica fruizione, è equiparato ad un servizio pubblico di trasporto come una funivia.

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