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Santa Croce, sos dalle aziende: denunciati 800 furti nel 2012

SANTA CROCE CAMARINA. In cima alla lista c’è il materiale fitosanitario e mezzi agricoli. Ma nel carrello della spesa dei ladri ci sono anche i peperoni verdi raccolti direttamenti in serra. Un’escalation di furti nel territorio di Santa Croce che sembra non conoscere tregua. L’ultimo colpo in contrada Pellegrino dove, ignoti, hanno portato via anche gli indumenti utilizzati dai lavoratori. Sono ottocento i furti denunciati dall’inizio dello scorso anno. Un record in negativo per il territorio camarinense. Gli imprenditori, oramai esasperati, temono che la produzione dei raccolti possa essere definitivamente compromessa. «Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza – dice il presidente della Coldiretti, Gianfranco Cunsolo - chiediamo il potenziamento de controlli nel territorio di Santa Croce. Le forze dell’ordine devono predisporre serviti mirati nelle campagne per scoraggiare atti delinquenziali che minano la tranquillità delle imprese. Nel versante ipparino, ad esempio, il numero dei furti è diminuito con la presenza dei controlli». Nelle aree rurali di Santa Croce alcune aziende si sono associate per predisporre il servizio di vigilanza privata collettivo. Si sfrutta la notte e in modo particolare alcune contrade particolarmente isolate per colpire. Da mesi trattori, attrezzature e prodotti orticoli finiscono, a cadenza quasi quotidiana, nel mirino di gruppi di malviventi. «Così non si può andare avanti - afferma Guglielmo Occhipinti, portavoce del movimento degli agricoltori-. Le forze dell'ordine devono predisporre servizi di pattugliamento e intensificare i controlli nelle campagne».


 

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