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Senza esito le ricerche del sub, la sofferenza della famiglia

Bruno Bufardeci scomparso a Punta Secca. Le perlustrazioni in mare sono andate avanti per tutta la giornata di ieri. I parenti ringraziano per gli sforzi

RAGUSA. Senza esito le ricerche di Bruno Bufardeci, il sub di 52 anni di cui non si hanno notizie da martedì. Ieri la famiglia ha diffuso una nota per dire grazie ai soccoritori. «Accanto al dolore che in questi momenti proviamo - afferma la famiglia Bufardeci - per quanto sta accadendo, c’è anche un sentimento di ringraziamento che vogliamo far presente rispetto al lavoro incessante svolto in questi giorni dai volontari e dai componenti delle varie forze dell’ordine». Così i familiari dell’esperto sub scomparso il giorno di Natale nel mare di Punta Secca. «Spesso diciamo che lo Stato è lontano dalla gente, ma a volte non ci rendiamo conto che invece è davvero vicino soprattutto nelle emergenze e nelle situazioni difficili come quella che stiamo vivendo in queste ore. Tutti noi familiari abbiamo apprezzato l’impegno e la solerzia profusa in questi giorni dalla Polizia di Stato, dai Vigili del Fuoco, dal nucleo sommozzatori che da Catania e Palermo sono arrivati e, nonostante fosse il giorno di Natale, lontani dalle proprie famiglie, si sono immersi per fare le ricerche in mare, dai volontari della Protezione Civile. Il nostro ringraziamento va anche ai componenti dei nuclei aerei ed elicotteri che hanno perlustrato dall’alto la zona, così come ai Carabinieri, alla Capitaneria di Porto di Pozzallo e Scoglitti e alle sue delegazioni lungo la costa, alla Guardia di Finanza, alle Marinerie di Pozzallo e Scoglitti, a tutti i pescherecci che hanno incrociato in zona e che si sono offerti di collaborare alle ricerche. Abbiamo visto non solo l’impegno profuso attraverso mezzi e risorse umane, ma soprattutto la passione nel compiere il proprio lavoro con la speranza di essere davvero utili nelle ore successive in cui è scattato l’allarme: un rapporto umano concretamente vicino. Un ringraziamento particolare va alla gente di Punta Secca e ai soci del Circolo nautico locale. Il nostro grazie non sarà mai sufficiente rispetto al lavoro che hanno fatto, ma ci sentivamo di renderlo pubblicamente perché è quello che davvero sentiamo».  S.M.

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