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Emergenza carceri: in arrivo 10 agenti, le celle meno piene

Il Natale è trascorso senza incidenti grazie al parziale svuotamento della casa circondariale di via Giuseppe Di Vittorio

RAGUSA. Natale sereno all’interno della casa circondariale dopo i mesi caldi di settembre ed ottobre quando a causa del sovraffollamento della popolazione detenuta, e, soprattutto, dall’inadeguatezza dell’organico della polizia penitenziaria, si erano registrati numerosi atti di violenza contro la polizia penitenziaria e tra gli stessi detenuti, molti dei quali extracomunitari, nonché atti di autolesionismo ed anche qualche suicidio sventato in extremis. Durante tutto il periodo natalizio non si sono registrati episodi degni di nota anche perché il numero dei detenuti è sceso e la vivibilità delle celle e degli altri servizi è migliorata. In campo per chiedere interventi urgenti nei mesi scorsi era scesa in campo anche la segreteria Cisl-Fns con Corrado Presti e Lorenzo Pagano che denunciavano che la casa circondariale era diventata una bomba ad orologeria.

«Certamente condizioni lavorative più idonee - affermavano i due rappresentanti sindacali - unite ad una minore presenza di detenuti, e l’impiego adeguato di poliziotti, potrebbero quantomeno garantire a tutto il personale di lavorare con maggiore sicurezza e garantire la sicurezza dei cittadini». E la proteste sono state ascoltate visto che dal 31 gennaio saranno trasferiti a Ragusa 10 agenti di polizia penitenziaria, anche se cinque sono già distaccati in via Di Vittorio, mentre i detenuti sono scesi a 160 rispetto ai duecento dei mesi caldi. Per fare sentire le proprie ragioni la Cisl Fns aveva inviato una nota anche al Prefetto. La struttura penitenziaria ragusana oltrepassava spesso le 200 unità di detenuti superando la soglia di tollerabilità (fissata a 160) tanto che a giugno, così come era successo l’anno scorso, la sezione femminile è stata chiusa ed ancora non è stata aperta, mentre l’anno passato dopo l’emergenza estiva era stata ripristinata. Le agenti sono infatti la metà di quelle previste e non possono garantire la turnazione. In organico al momento ci sono 67 agenti di polizia penitenziaria (17 dei quali distaccati da altri istituti) rispetto ai 117 previsti da un vecchio decreto del 2001, mentre il Nucleo scorte provinciale comprende 12 agenti rispetto ai 18 previsti.

Ed intanto l’Istituto Penitenziario ed il Rotary Club stanno programmando la seconda edizione del corso di formazione per i detenuti al fine del reinserimento nella società. Al pari dell’anno scorso, verrà riproposto lo stesso training formativo nel settore della caseificazione. Sette giorni di full immersion per imparare teoria e pratica, organizzati dal veterinario Giorgio Lo Magno con l’apporto dei tecnici dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Sicilia e dell’operatore del settore caseario Carmelo Dipasquale.

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