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Scicli in pre-dissesto Susino indica la via: «Rigore e sviluppo»

La strada è stata imboccata con molto ritardo ma si spera che la Corte dei Conti possa accogliere la decisione dell'ente

SCICLI. «Rigore interno e politiche di sviluppo nel territorio», queste le direttorie indicate dal sindaco Franco Susino per un percorso che porterà piano piano a risanare le casse dell'ente ridotte all'osso. La strada è stata imboccata con molto ritardo ma si spera che la Corte dei Conti possa accogliere la decisione dell'ente. «Sia noi come giunta che la maggioranza consiliare abbiamo scelto di non aumentare le tasse e di non attingere al Fondo di riserva creato dal governo Monti, che prevede 300 euro per abitante per i comuni che aderiscono al Piano - spiega il primo cittadino - grazie al pre-dissesto potremo spalmare su un piano pluriennale la ristrutturazione finanziaria dell'ente in un arco temporale di 10 anni, su binari prefissati dalla magistratura contabile». Ed il parere della minoranza? «Ritengo che i consiglieri della minoranza, con l'astensione e garantendo il numero legale, abbiamo dato dimostrazione di serietà e senso di responsabilità - afferma il consigliere del Pd, Enzo Giannone - l'astensione è un'espressione di voto che rispetta il ruolo che deve svolgere e svolge un'opposizione costruttiva e propositiva, senza inciuci e accordicchi. Ora è compito del sindaco dare seguito concreto allo spirito di condivisione, coinvolgimento e apertura a tutte le forze politiche e sociali attraverso cui devono essere costruiti i contenuti e le scelte del piano di riequilibrio finanziario pluriennale». Duro il commento del Pdl: «La sensazione trapelata, è stata quella di una scelta fatta per giustificare dei provvedimenti (sicuramente impopolari) che attraverso lo "scudo" del pre-dissesto possono essere tranquillamente attuati. È sicuramente più semplice operare delle scelte con il sostegno della normativa di riferimento che assumersi in toto le responsabilità derivanti da coraggiose scelte dolenti di politica gestionale».

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