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Confcooperative, è Gianni Gulino il nuovo presidente

Finisce dopo tre anni la gestione commissariale della Confederazione che nel territorio ibleo raccoglie ben 127 Coop associate

RAGUSA. Dopo tre anni è finita la gestione commissariale. Gianni Gulino il nuovo presidente provinciale di Confcooperative Ragusa. La sua elezione, avvenuta per acclamazione, è stata ratificata nel corso di un’assemblea che si è tenuta a Poggio del Sole Resort. Gulino, già vice commissario della struttura, reggerà le sorti dell’Unione provinciale. Negli ultimi tre anni la Confederazione era stata affidata all’ingegnere Gaetano Mancini, attuale presidente regionale di Confcooperative Sicilia. «Sono molto felice – ha detto Gulino subito dopo la sua nomina – perché in questi ultimi tre anni di lavoro abbiamo tracciato le linee guida delle attività future. Siamo stati partecipi nel dibattito e nell’azione pubblica ed istituzionale come parte attiva nella risoluzione di molti problemi. Abbiamo dato massima attenzione, e continueremo a farlo, a tutti i settori della cooperazione. Siamo pronti a riappropriarci del nostro ruolo ed essere uno strumento di sviluppo trainante in questo periodo di crisi economica. In tale contesto la cooperazione si è dimostrata, dati alla mano, uno strumento efficace per garantire i livelli occupazionali. Il nostro impegno sarà quello di favorire una maggiore collaborazione tra i nostri associati e di puntare ad una nuova progettualità che ci renda capaci di affrontare le sfide del futuro. Con l’elezione dei nuovi organi recuperiamo la voglia di protagonismo che ci è propria». L’assemblea è stata aperta da Gaetano Mancini, presidente regionale e commissario per la sede di Ragusa. «Celebriamo un momento importante - ha detto Mancini. Io sono contro la logica dei commissariamenti, anche se in questi tre anni, in virtù dell’ottima collaborazione con i vice commissari Gianni Gulino e Luciano Ventura, Confcooperative Ragusa ha registrato un incremento di 13 nuovi associati. Gli organismi eletti dovranno adesso continuare nel lavoro iniziato ed essere dei punti di riferimento per i difficili anni a venire. La cooperazione, in ogni caso, rappresenta un modello imprenditoriale che è riuscito, finora, a dare risposte alla crisi. Lo ha fatto senza effettuare miracoli, ma soltanto mantenendo bene in mente il proprio obiettivo che è quello di rispondere alle esigenze dei propri soci prima ancora che a quelle del profitto. Anche a Ragusa dimostriamo di essere vivi e pronti a dare risposte a chi ha bisogno».
«Ragusa – aggiunge Luciano Ventura – in questi anni ha fatto lo sforzo di uscire da un certo isolamento. Mi auguro che si possa adesso mantenere uno spirito di apertura verso le altre realtà siciliane. Auspico che Confcooperative Ragusa possa riuscire a promuovere un parco di progetti sempre aggiornato e sappia essere anche scuola e momento di formazione per gli imprenditori della cooperazione».

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