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Oltre alla crisi, i ladri: escalation di furti nelle ditte agricole

Continuano senza sosta i colpi nelle campagne del ragusano. L’ultimo bottino ammonta a oltre 40 mila euro

SANTA CROCE CAMARINA. Materiale fitosanitario, gasolio agricolo, attrezzature per l’agricoltura e plastica. Prodotti che possono essere facilmente rivenduti al mercato nero. L’escalation dei furti nelle campagne del ragusano non conosce tregua. Cinque i colpi messi a segno nelle ultime settinane lungo la fascia costiera tra Marina e Santa Croce. Ignoti hanno portato via materiale vario per un valore di oltre 40 mila euro. I titolari dell’azienda Sapori Bio, in contrada Ferrante, hanno presentato la denuncia ai carabinieri. «Si tratta del secondo furto in poche settimame – spiega Vittorio Gona, dell’azienda Sapori Bio - la merce trafugata ha un valore stimato di ben 40 mila euro inclusa la scorta di gasolio agricolo che era custodita in una cisterna adiacente al capannone. Chiediamo al prefetto di intensificare in controlli in un territorio dove insistono decine di aziende agricole». La crisi di mercato e i furti hanno messo in ginocchio il comparto agricolo. «L’aumento dei costi di produzione ha provocato un terremoto nelle aziende - dice ancora Gona - se a questo aggiungiamo i continui furti ne esce fuori un quadro desolante per l’economia del territorio ibleo». Intanto la confederazione italiana agricoltori chiede l’immediata costituzione di un tavolo tecnico tra associazioni di categoria e classe dirigente per il rispetto dei vincoli sull’accordo tra L’unione europea e il Marocco. «Abbiamo denunciato - afferma Francesco Tolaro, presidente provinciale della Cia - la presenza massiccia di prodotto ortofrutticolo proveniente dal nord Africa, chiedendo alla commisione di Bruxelles un impegno straordinario per una verifica attenta di tutte le partite di prodotto che entrano in Europa senza alcun controllo fitosanitario».

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