COMISO. Si lavora alacremente nell'aeroporto di Comiso. Mentre a Catania continua la "guerriglia" per eleggere i nuovi vertici della società di gestione dell'aeroporto catanese (il 3 dicembre il presidente uscente Gaetano Mancini ha rinviato l'assemblea), a Comiso si lavora come se nulla fosse cambiato. L'incertezza all'interno della «Sac» si riverbera anche a Comiso, dove le scelte operate dal socio privato e dalla collegata Intersac condizionano l'apertura dello scalo. E se nelle ultime settimane, il presidente Giannone e l'amministratore delegato Nico Torrisi avevano impresso un'accelerazione al processo per l'apertura dello scalo, ora tutto torna in alto mare e bisognerà attendere le decisioni dei nuovi vertici. Ma «Soaco» ha anche un assetto autonomo e sta continuando a lavorare. «All'aeroporto si sta lavorando per farci trovare pronti con la data di apertura - spiega il presidente di Soaco, Rosario Dibennardo - nei giorni scorsi è stato a Comiso il team di certificazione dell'Enac. Dovrebbe concludersi tutto entro marzo. Continuano anche i contatti con le compagnie aeree: oltre alla compagnia di bandiera, Alitalia, ci sono contatti anche con Ryanair e Air One. I contatti erano già stati avviati dall'amministratore delegato Torrisi e da Casale. Ci auguriamo che la Sac abbia al più presto una governance stabile e ce venga convocata l'assemblea dei soci che possa assumere una decisione definitiva».
L'apertura dell'aeroporto di Comiso dovrebbe avvenire (stando ai tempi fissati nella convenzione stipulata un mese fa) entro il mese di aprile. Il condizionale è d'obbligo per la nuova situazione di incertezza che si è determinata. La convenzione prevede che il servizio Enav venga pagato con i fondi messi a disposizione dalla regione. Comiso è l'unico aeroporto italiano cui lo Stato non garantisce il servizio di assistenza al volo. Di recente, è stato pubblicato il bando per l'aeroporto di Forlì e lì il servizio Enav non viene messo in discussione.
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