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Scicli, il via libera al bilancio «Così verrà risanato l’Ente»

Lo strumento finanziario approvato in aula non prevede tagli al «welfare» e al personale

SCICLI. Niente tagli al «welfare» e salvaguardia delle spese per il personale. L'amministrazione comunale di Scicli, all'indomani dell'approvazione del bilancio di previsione 2012, spiega la manovra condivisa dalla maggioranza che sostiene il sindaco Franco Susino formata da Udc, Territorio, Pds-Mpa, Patto per Scicli e Liberi e Concreti ed in particolare spiega il perchè non poteva essere adottato il predissesto. «Perchè la legge non lo consente – spiega l'esecutivo – infatti la procedura di predissesto non può essere iniziata nel caso in cui la sezione regionale della Corte dei Conti abbia già provveduto ad assegnare un termine per l'adozione delle misure correttive. Non c'era perciò altra strada che ottemperare alle richieste della Corte dei Conti». A confermare che in Consiglio è stato fatto quanto indicato dal Collegio dei revisori e dalla Corte dei Conti è il presidente Vincenzo Bramanti: «I consiglieri di maggioranza hanno profuso un impegno notevole nell'adottare misure correttive allo strumento finanziario che interpretano i “desiderata” del Collegio dei revisori e le prescrizioni della Corte dei Conti. È stato previsto – commenta Bramanti - un taglio della spesa corrente per oltre 2 milioni di euro e tali economie sono state appostate nel fondo di svalutazione crediti. È iniziato il primo passo per un serio processo di risanamento dell'ente». Nel dettaglio scende l'assessore al Bilancio Pino Adamo: «In totale sono stati tagliati 2 milioni e 300 mila euro su 23 milioni di spesa corrente, ovvero il 10 per cento – dice – salvaguardati il costo del personale ed i servizi sociali. Il Centro diurno minori in difficoltà ha subito una riduzione di soli 24 mila euro, in quanto ininfluenti, su un totale di 88 mila ed 800 euro. Il servizio sarà finanziato nel nuovo bilancio 2013. Il Consiglio ha tagliato 450 mila euro nel servizio di gestione dei rifiuti e tutte le risorse non impegnate. I 2 milioni e 300 mila di risparmio sono stati appostati nel Fondo Svalutazione Crediti, istituito da una recente norma statale, a salvaguardia degli equilibri di bilancio. Tali somme non potranno in alcun modo essere spese, e costituiscono la garanzia per il pagamento di debiti pregressi. La maggioranza – conclude Adamo - ha ottemperato all'indicazione dei giudici contabili di avviare procedure di pagamento dei debiti fuori bilancio».

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