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Scicli senza l’assessore Celestre: bloccato il piano servizi per i disabili

Amministratore fuori sede per lavoro. L’Idv: «Susino aveva garantito la quota rosa»

SCICLI. Troppe voci a commentare l'assenza di due assessori dalla giunta Susino ad appena cinque mesi dall'elezione, Giovanni Frasca perché dimissionario e Nichetta Celestre perché fuori sede per lavoro.

A Scicli, da giorni, la squadra del sindaco Franco Susino manca di due amministratori, cosa che appare troppo anomala perché si è in uno dei periodi più neri della vita municipale, con i patemi d'animo che sta procurando l'approvazione del bilancio di previsione 2012 e con il verbale della Corte dei Conti giunto al protocollo generale dieci giorni addietro, che fa intendere a chiare lettere come l'ente si trova in una situazione di pre-dissesto.

Il consigliere di Italia dei Valori Bernadetta Alfieri, per denunciare i disagi derivanti dall'assenza dell'assessore Celestre, prende spunto dalla mancata trattazione in aula dell'ordine del giorno proposto dall'Anfass di Modica di adesione alla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

«Un documento volto alla programmazione di un piano particolareggiato per migliorare i servizi da rendere nei confronti della persona disabile - spiega la Alfieri - ma l'assenza sine die dell'assessore alle politiche sociali non ha permesso di trattare l'argomento. Pur mantenendo grande stima e rispetto verso l'assessore Celestre credo che il sindaco Susino debba rivedere la sua posizione giacché aveva garantito la presenza della quota rosa nella sua giunta». Pronta la risposta dell'assessore in quota Pds-Mpa: «Nella scorsa metà del mese di ottobre sono stata convocata per una supplenza breve da un liceo della provincia di Udine - afferma - il carattere di temporaneità del contratto mi hanno indotta ad accettare anche se per poche settimane. Al riguardo dell'adesione della Convenzione Onu credo che, per il bene di Scicli, occorra lavorare per la sua attuazione concreta al fine di migliorare i servizi da rendere nei confronti dei diversamenti abili e garantirne una tutela effettiva».

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