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Bilancio, giudizio tecnico negativo: manovra a rischio bocciatura

Pagoto: «Si compromette il raggiungimento del saldo, obiettivo finale previsto ai fini del patto di stabilità»

RAGUSA. La proposta di variazioni ed assestamento di bilancio consegnata alla valutazione del consiglio comunale potrebbe essere ritirata. Lo deciderà stamane il commissario straordinario del Comune, Margherita Rizza che si consulterà con la conferenza dei capigruppo. Come può fare il Consiglio comunale ad approvare una «manovra» che ha tutti i pareri tecnici negativi? Procediamo con ordine. Raschiando tutte le spese, si arriva a delle economie che riguardano principalmente gli emolumenti al personale per 464 mila euro.

Nessun ritocco né al monte ore né ad altre specifiche contrattuali, come il commissario Margherita Rizza ha garantito ai sindacati nell’incontro che si è svolto qualche giorno fa al Comune. «Non ho toccato alcun servizio – conferma il commissario – né il personale e nemmeno i buoni pasto di cui si parlava».

Nella somma sono compresi pure i tagli presentati qualche giorno fa dai vari settori, manutenzioni comprese. Il punto è che la proposta di variazione ed assestamento di bilancio approda in consiglio con il parere contabile «non favorevole» del dirigente Cettina Pagoto perché manca l’apporto delle entrate dell’aumento dell’Imu sulla seconda casa, bocciato dal consiglio comunale.

«Pur nel rispetto degli equilibri di bilancio» sostiene la Pagoto, con le spese obbligatorie del mese di dicembre si «compromette il raggiungimento del saldo obiettivo finale previsto ai fini del patto di stabilità interno per l’anno in corso». Insomma, il Comune chiude con un avanzo di amministrazione di oltre due milioni di euro ma ne dovrebbe avere sei, secondo il patto di stabilità, un «tesoretto» messo da parte e che se non arrivano provvedimenti del Governo nazionale non può essere speso, tanto che alcune somme verranno iscritte tra i debiti.

Sulla stessa linea della Pagoto, i Revisori dei Conti che pur sottolineando la permanenza dell’equilibrio, alla fine consegnano un parere negativo. E pure il parere di legittimità è «non favorevole», è stato redatto dal segretario generale Benedetto Buscema e si fonda essenzialmente sul mancato rispetto dal patto di stabilità, operazione che vieta per il prossimo anno, tra l’altro, di ricorrere a mutui per investimenti, assumere personale a qualunque titolo, impone la riduzione del 30 per cento delle indennità di funzione e dei gettoni di presenza - rispetto al 30 giugno 2010 - e se non cambia la norma, porterà ad un taglio dei trasferimenti nazionali pari a 4 milioni di euro, ovvero la somma che manca ai 6 milioni di euro del patto di stabilità.

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