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Usura, arrivano altre 2 denunce

Si allarga l'indagine della Squadra mobile sui cravattari che il 17 novembre ha portato in cella due persone nell'ambito dell'operazione "No Problem"

RAGUSA. Si allarga l’indagine della Squadra mobile della Questura sui cravattari che il 17 novembre scorso ha portato in cella per usura ed estorsione aggravata due persone nell’ambito dell’operazione «No Problem». Altri due commercianti hanno denunciato i presunti usurai alla Polizia di Stato ma secondo il dirigente della Squadra Mobile, il vice questore Francesco Marino, le vittime sono molto di più.

«Pur in assenza di segnalazione da parte delle poche associazioni anti usura che operano nel territorio - tuona il capo della Mobile Marino - abbiano avviato l’attività di indagine analizzando la situazione di quei soggetti anche legati al mondo della piccola imprenditoria ai quali, a seguito di intervenute difficoltà economiche, causate anche dal particolare periodo contingente, sono stati preclusi crediti bancari e pertanto sono incappati nelle morse dell’usura, fenomeno peraltro socialmente riprovevole per la sua caratteristica di base, che costituisce di per sé una fonte inesauribile di illeciti guadagni.

Le indagini hanno consentito di accertare che i due indagati immediatamente dopo la “concessione” del prestito, si facevano reiteratamente restituire dietro minacce somme di denaro ad interessi sproporzionati rispetto ai tassi applicati sul mercato per operazioni similari, ovvero superiori ai tassi correnti, quale compenso per numerose operazioni di finanziamento effettuate attraverso continue operazioni di cosiddetto “cambio assegni”, effettuate dall’ottobre 2009 all’ottobre scorso». Intanto i due indagati, Domenico Caggegi, 65 anni e Dahdahi Rahal, di 43, si sono rivolti al Tribunale del Riesame dopo che il Gip ha detto di no alla loro scarcerazione.

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