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Santa Croce, scioperano i netturbini Scatta il sequestro dell’isola ecologica

Dal comune parte l’ordine di raccogliere i rifiuti malgrado l’astensione e nell’area di stoccaggio arrivano i carabinieri

SANTA CROCE. Area di raccolta e mezzi comunali sotto sequestro ed esposto denuncia alla procura della Repubblica. Lo sciopero degli operatori ecologici, a Santa Croce, diventa un caso che avrà risvolti di natura giudiziaria. La giornata di astensione dal lavoro aveva interessato i 15 dipendenti dela ditta Ecoseib di Giarratana che rivendicano il pagamento di 4 mensilità pregresse. Una giornata di mobilitazione che era stata preannunciata dalla sigle sindacali.

L’amministrazione comunale, con un ordine di servizio, ha autorizzato i mezzi comunali alla raccolta straordinaria nelle aree sensibili. I rifiuti, poi, sono stati ammassati all’interno dell’area di stoccaggio di emergenza di contrada Pezze adiacente all’autoparco comunale. Da qui la denuncia alla procura della Repubblica dell’amministratore della ditta Ecoseib di Giarratana, Peppe Busso. Con l'intervento dei carabinieri che hanno posto sotto sequestro l'area e i mezzi comunali.

“I lavoratori hanno comunicato anzitempo la giornata di mobilitazione garantendo, però, i servizi essenziali - dice Busso - i nostri operai, non appena sono arrivati nel centro di raccolta dei rifiuti, si sono accorti che alcuni operai del comune avevano riversato i rifiuti appena raccolta per terra senza alcuna differenziazione di categoria e di appartenza. Rifiuti trasportati, presumibilmente, su mezzi comunali. Nonostante il reiterato invito dei nostri dipendenti a non continuare la raccolta”.

Peppe Busso nella denuncia presentata alla Procura chiede di verificare le eventuali responsabilità per violazione della normativa speciale che disciplina la raccolta e lo stoccaggio dei rifiuti. Un braccio di ferro tra l’amministrazione comunale e la ditta privata che finisce nel peggiore dei modi. L’amministrazione, intanto, corre ai ripari. Chiedendo un vertice in prefettura.

“Abbiamo garantito all’azienda la massima attenzione circa il pagamento di una parte delle fatture – replica l'assessore all'ecologia Rosario Pluchino -in banca ci sono 20 mila euro per l’anticipo di una parte del saldo. Abbiamo rischato di non pagare gli stipendi ai dipendenti comunali ma l’amministrazione, nonostante la cronica carenza di soldi, ha voluto sostenere le tesi dell’azienda". L’assessore va oltre e parla di un attacco politico premeditato. “L’aspetto più grave e inquietante è stata la presenza nell’area di stoccaggio di ex amministratori ancor prima dell’arrivo del sindaco e della giunta - continua l'assessore Pluchino".

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