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Rischio pre-dissesto, Scicli cerca le misure

Il sindaco, Franco Susino, ha inviato una lettera ai capi settore con la quale viene chiesta una puntuale ricognizione. Corsa contro il tempo

SCICLI. E' un dover correre a tutti i costi per arrivare in tempo, e con sulla carta le dovute misure, al termine ultimo imposto dalla Corte dei Conti, quello di trenta giorni dall'arrivo del verbale della magistratura contabile che «tira le orecchie» al Comune di Scicli per una situazione finanziaria molto grave.

Il sindaco, Franco Susino, ciò che rimane oggi della sua giunta, ed il presidente del Consiglio comunale, Vincenzo Bramanti, hanno già messo in campo tutto quanto è nelle loro competenze. Il primo cittadino ha inviato una lettera ai capi settore con la quale viene chiesta una puntuale ed aggiornata ricognizione della situazione debitoria e delle procedure esecutive attualmente pendenti: entro pochissimi giorni i funzionari dovranno relazionare.

Due le iniziative del presidente Bramanti. Questi ha trasmesso agli altri diciannove consiglieri comunali il verbale di nove pagine stilato dai giudici della Corte dei Conti al fine di renderli edotti di quanto rilevato dall'esame dei conti dell'ente sciclitano e di quello che si dovrà fare nell'arco di trenta giorni per evitare il dissesto. Il presidente Bramanti ha inviato una nota anche al primo cittadino con la quale lo invita «a voler predisporre con sollecitudine le necessarie misure correttive, così come disposto dalla Corte dei Conti, al fine di rispettare i termini di scadenza stabiliti da questa».

Al segretario generale, Francesca Sinatra, il compito di seguire l'iter procedurale nell'interesse dell'ente. «Doveroso trasmettere il verbale ai consiglieri al fine di un loro coinvolgimento su una problematica così seria - spiega Bramanti - oggi non c'è né maggioranza e né minoranza. Dobbiamo impegnarci al massimo perchè dalla Corte dei Conti arriva l'imput ad un coinvolgimento di tutti nell'adozione di misure correttive. Credo che sia importante andare a Palermo per meglio capire cosa fare nell'interesse dell'ente e della città».

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