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La Corte dei Conti bacchetta Scicli: «Rilevate delle criticità»

I magistrati: "La situazione di squilibrio strutturale è confermata dallo sforamento di numerosi parametri"

SCICLI. Una doccia fredda, anche perché si pensava che la Corte dei Conti avesse preso per buone le risposte fornite lo scorso mese di ottobre dal Comune di Scicli con una relazione redatta dai revisori dei conti. Il contenuto del verbale giunto due giorni fa da Palermo pesa come un macigno; nonostante le spiegazioni date lo scorso 24 ottobre con una relazione dei revisori e verbalmente dal capo settore finanze, Francesco Lucenti, per i giudici permangono parecchie criticità nei conti dell'ente sciclitano. Criticità - indicate in 11 punti - riguardanti la sussistenza di deficitarietà strutturale per l'esercizio 2010, l'utilizzazione di entrate a carattere straordinario per spese che non hanno lo stesso carattere, la difficoltà nella riscossione delle entrate extra-tributarie e la formazione di ingenti residui attivi, il reiterato e consistente ricorso ad anticipazioni di tesoreria non rimborsate, la presenza di consistenti debiti fuori bilancio in corso di riconoscimento generati da obbligazioni assunte sulla base di contratti per forniture periodiche per le quali è mancata nei relativi bilanci la disponibilità sugli stanziamenti e l'impegno spesa, l'impropria previsione in bilancio di entrate correnti, l'indebito utilizzo delle partite di giro, l'elevata incidenza della spesa del personale sulla spesa corrente, l'allungamento temporale dei mutui con la cassa depositi e prestiti a seguito di rinegoziazione ed il mancato aggiornamento dell'inventario. Una situazione di grande criticità finanziaria che è l'anticamera del dissesto. Lapidari, infatti, i giudici della Corte: «La situazione complessiva di squilibrio strutturale è confermata dallo sforamento di numerosi parametri di deficitarietà tali da certificare la condizione di ente strutturalmente deficitario». Entro trenta giorni il Comune dovrà rispondere al mittente spiegando tutte le misure correttive intraprese. Ma non si esclude che si possa ricorrere alla procedura di pre-dissesto sulla stessa scia di altri Comuni vicini - Modica ed Ispica ad esempio - mentre stasera il bilancio di previsione 2012 approda, assieme al piano triennale, in aula con il Consiglio comunale chiamato a pronunciarsi.

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