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Gli infermieri cambiano volto: adunata in città

I lavori sono in programma per venerdì e sabato ed affronteranno i temi della professione

RAGUSA. Per la prima volta l’Ipasvi Ragusa a congresso. I lavori sono in programma per venerdì e sabato ed affronteranno i temi della professione. Quella dell’infermiere è una professione che ha subito nel corso dei secoli notevoli cambiamenti. Tuttavia delle caratteristiche iniziali conserva solo il nome, in quanto oggi più che mai dimostra la volontà di affermarsi come un’attività nuova e moderna, alla luce anche dell’avvenuto cambiamento del percorso formativo, che adesso passa attraverso l’Università, che prevede una laurea di primo livello (3 anni) che dà l’abilitazione ad esercitare la professione, una laurea di secondo livello (ulteriori 2 anni – laurea Magistrale) che permette una carriera dirigenziale fino ad arrivare al Dottorato di ricerca (altri 2 anni). L’assistenza infermieristica, elemento indispensabile di ogni sistema sanitario, ha infatti sviluppato un approccio caratteristico basato sulla volontà di rispondere ai bisogni assistenziali dell’utenza in modo completo e con competenze proprie ed indipendenti basate su diagnosi infermieristiche, come ormai è riconosciuto anche dalla legge italiana, che dichiara gli infermieri responsabili in prima persona di queste prestazioni sanitarie. Sono questi alcuni dei temi che caratterizzeranno il primo congresso provinciale del Collegio Ipasvi che raccoglie in provincia oltre 1.800 tra infermieri, infermieri pediatrici e assistenti sanitari. Due le giornate del congresso, il 23 e il 24 novembre, che sarà ospitato ad Ibla all’auditorium San Vincenzo Ferreri, accanto ai Giardini iblei.

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