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Partirà dai beni della terra il recupero dei disabili psichici

Al via un progetto di raccolta fondi per la coltivazione di un terreno e la creazione di una fattoria

RAGUSA. Pieno recupero dei disabili mentali. Attraverso un progetto ambizioso che prevede la creazione di un’attività di ristorazione con azienda agricola annessa. Ventitre ettari di terreno, con caseggiati rurali annessi, alberi di carrubo e ulivo, messi a disposizione a titolo gratuito da Francesca Bruno Ottaviano.

Saranno avviate attività agricole di raccolta e produzione di olio e carrubbe, attività di vendita e commercializzazione dei prodotti ricavati dal fondo, avvio e gestione di una fattoria sociale in cui prevedere la degustazione dei prodotti coltivati oltre alla promozione del turismo sociale e di percorsi educativi per le scuole.

«Per realizzare tutto ciò – ha chiarito Salvo Borrelli, presidente del consorzio Solcoop ibleo – c’è bisogno della dinamicità e del buon cuore di tutti i ragusani. Ecco perché abbiamo dato via a questa campagna di raccolta fondi e lo abbiamo fatto in modo inedito portando sul posto e illustrando cosa intendiamo realizzare a tutti coloro che sono già coinvolti in questa incredibile avventura». Tutti, per la propria competenza, stanno dando una mano. A cominciare dai Lions Club (Ragusa Host, Modica, Ragusa Monti Iblei, Scicli Plaga Iblea), ma anche il Comune di Ragusa con i Servizi sociali, l’Asp 7 con il Dipartimento di salute mentale, Confcooperative, Consorzio Laire, fondazione “E’bbene”, Area project, Consorzio Sol.Co. e gli sponsor dell’iniziativa “Ragusa Latte” e “Spadola & figli”.

«Abbiamo già attivato – ha detto il presidente del Lions Club Ragusa Host, Carlo Giummarra – una raccolta fondi tra i nostri associati ma anche tra gli altri Lions Club della provincia e abbiamo consegnato un primo assegno alla cooperativa Terra Iblea che, nei fatti, concretizzerà il progetto denominato “Terra mia”. L’architetto Daniele Migliorisi ha illustrato come si procederà con il recupero. «Le preesistenze architettoniche – ha detto – all’interno della proprietà sono cinque, distinte in tre edifici principali e due secondari. Ci occuperemo di riqualificare l’esistente utilizzando elementi naturali. Realizzeremo anche delle foresterie in una fascia dell’area con materiali destinati a calarsi perfettamente nel contesto ambientale».

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