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Cresce l’imprenditoria giovane Duemila le aziende di under 30

Aumentati dell’11 per cento gli iscritti agli istituti agrari. Coldiretti: così si combatte la crisi

RAGUSA. Un ritorno alle origini. Con un buon trenta per cento di imprese agricole gestite da giovani under 30. Una passione confermata dal fatto che molti ragusani, tra le occupazioni, si classificano come «hobby farmer», mettendosi al lavoro su appezzamenti di terreni, spesso ereditati, che hanno in media un ettaro di superficie in cui coltivare ortaggi e frutta. Lo storico ritorno dei giovani alla terra, dove oggi sono attive ben duemila imprese condotte da imprenditori con meno di 30 anni, colloca l’agricoltura sul podio delle attività di impresa preferite dai giovani dopo commercio, servizi di alloggio-ristorazione e manifatturiero e costruzioni. Imprese dinamiche, come l’allevamento di asini ragusani, con l’attività di ristorazione annessa, del giovane Carmelo Petrolo, o la commercializzazione all’estero di pomodoro «colorato» dell’azienda Cunsolo Gianfranco di Vittoria. Poi le aziende zootecniche, della famiglia Occhipinti, con i figli Carmelo, 32 anni, e Rosario 22. Un’inversione di tendenza che si riscontra anche a livello scolastico, con gli Istituti agrari che hanno aumentato dell’11 per cento il proprio peso percentuale sul totale di iscritti, mentre sono scesi quelli dei Licei. «Oggi il settore agricolo si è rigenerato - dice il responsabile dei giovani Coldiretti Ragusa, Angelo Nastasi -. Con una classe di giovani imprenditori che non si è arroccata, come spesso accade nei momenti difficili, nella difesa dell’esistente, ma si è impegnata con successo nel capire e soddisfare i nuovi bisogni dei consumatori. I nostri imprenditori sono i protagonisti in positivo di realtà nuove e dinamiche che possono ben competere con i mercati internazionali e con una realtà sempre più globalizzata. Dai mercati di Campagna Amica alle botteghe ai grandi mercati, ci sono aziende, nel tessuto produttivo ragusano, che sono un modello, in termini positivi, da seguire. Da qui vogliamo ripartire. Nonostante la crisi».


M.D.G.

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