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Dalle mani dell’artigiano a quelle del Papa: dono dell’ispicese Amore

L’artista del legno. Ha scolpito due pastorali per il Papa e il Vescovo della diocesi di Noto

ISPICA. L'artigiano del legno, Giuseppe Amore, ha compiuto gli ottant'anni. Prima di chiudere i battenti del suo laboratorio artigianale Amore ha pensato bene di realizzare un lavoro da perfetto artista: ha costruito due pastorali in legno scolpito da donare al Papa ed al Vescovo della Diocesi di Noto. Due lavori, uno diverso dall'altro, cesellati con grande maestria. «Entrambi riproducono fatti del Vecchio Testamento realizzati in piccole forme quasi celliniane».

«Si può imitare Benvenuto Cellini - afferma Amore - anche lavorando il legno». Amore è noto a Ispica non da ora. Adesso può dirsi entrato nella storia locale grazie alla scultura lignea donata al Papa. Giuseppe ha aggiunto anche uno scritto: un breve elogio del legno. Seduto in un banco, di legno, naturalmente, nella Basilica, mentre assiste a una sacra cerimonia, la sua meditazione lo ha portato a riflettere sul legno.

Ed ha scritto: «L'Arca di Noè era di legno; anche il ramoscello d'ulivo che portò la colomba era di legno; il fuoco che ardeva sulla montagna di Mosè era alimentato da legno; il bastone pastorale dello stesso Mosè quando scese dalla montagna era di legno; San Giuseppe lavorava il legno; Gesù è nato tra legno, paglia e fieno ed è cresciuto tra trucioli di legno; le ciotole e il tavolo dell'Ultima Cena erano di legno; Gesù è morto sulla croce di legno e la corona di spine era di legno; i seguaci di Gesù avevano il bastone pastorale di legno».
«Perché - si chiede Amore - ora la Chiesa usa paramenti preziosi? Il pastorale da me realizzato per il vescovo Giuseppe Malandrino è di legno. E il prelato lo usa e nelle grandi cerimonie». «Mi auguro che qualche volta possa essere usato nelle cerimonie sacre».

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