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Uno spiraglio per il Tribunale di Modica: divisione giudiziaria

La proposta del sottosegretario Mazzamuto: alla Contea la gestione monocratica penale e civile

MODICA. Una ripartizione orizzontale per cercare di salvare il Tribunale di Modica. E' l'idea lanciata dal sottosegretario alla Giustizia, Salvatore Mazzamuto, durante la tavola rotonda «La Giustizia in Sicilia, ridefinizione della geografia giudiziaria. Un impegno concreto per il Tribunale di Modica», svoltasi al Palazzo della Cultura di Modica, organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Modica e moderata dall'avvocato Salvatore Campanella. L'ipotesi è quella di lasciare a Modica la «gestione» monocratica del penale e del civile che riguarda l'attuale giurisdizione, ovvero Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo, mentre le udienze collegiali ricadrebbero sul Tribunale di Ragusa.
«E' chiaro – dice il presidente dell'Ordine Forense, Ignazio Galfo – che è un'ipotesi poco percorribile giacché si andrebbe a costituire a Modica una sezione staccata del Tribunale di Ragusa, cosa che non è contemplata nel decreto di riforma della geografia giudiziaria, visto, tra l'altro, che è ciò che si faceva prima con la sezione staccata di Vittoria». Mazzamuto è stato categorico: è difficile che il Governo torni indietro sul decreto. Modica deve giocare le sue chances sulla «comodità» della struttura esistente al Largo Beniamino Scucces. Nei prossimi due anni il Governo emetterà i decreti correttivi dopodiché il Ministero provvederà con i decreti attuativi.
«Credo che si debba puntare su un decreto attuativo specifico per Modica», dice Filippo Pasqualetto, direttore di cancelleria del Tribunale modicano e già promotore del Comitato Anti Soppressione. Il Sottosegretario ha sottolineato la questione della struttura esistente che va “sfruttata” anche perché Ragusa, in questo senso, è messa male. Si utilizzerebbe l'aspetto strutturale e non fisico, insomma, dunque un unico presidente, una unica Procura della Repubblica e un unico gruppo di lavoratori. Presenti alla tavola rotonda il presidente del Tribunale, Giuseppe Tamburini, del Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, il presidente dell’Ordine Forense di Modica, Ignazio Galfo, l’avvocato Carmelo Scarso, presidente del consiglio comunale di Modica e il sindaco, Antonello Buscema. Prosegue, intanto, la raccolta di firme per la petizione avviata dagli ordini forensi minori in tutta Italia per bloccare il decreto che elimina i piccoli tribunali.

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