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Casse vuote, Scicli insegue i tributi locali

Il vicesindaco: «Bisogna capire se i mancati introiti dipendano dal fatto che le famiglie non riescono a pagare»

SCICLI. In tempi di magra duole il cuore ma, per riuscire a risalire pian piano la china di una deriva finanziaria legata alle precedenti gestioni amministrative, è proprio necessario che il sistema comunale di riscossione si dia un nuovo ordine. Ne è convinta l'Amministrazione che è pronta a creare al Comune di Scicli un «ufficio entrate», con personale dell'ente, volto a mettere ordine nel settore tributi con l'apporto della ditta esterna, incaricata negli anni passati a svolgere un lavoro anti-evasione ma che ha lavorato con forti ritardi e senza il numero di personale previsto dal capitolato di gara. Il vicesindaco ed assessore allo sviluppo economico, Pino Adamo, non fa mistero della difficile situazione finanziaria.

Fra l'altro l'Amministrazione ha trovato solo macerie nella macchina finanziaria. Per Adamo, il compito di recuperare i tributi locali che vanno dal canone idrico alla Tarsu, all'Imu, alla Tosap è «ingrato e difficile, visto che tante famiglie non possono pagare perchè si trovano in gravissime difficoltà. Basti pensare che dalla voce acquedotto abbiamo riscosso poco più di 850mila euro a fronte di una previsione di entrata di oltre 1 milione e 800mila euro per un minore introito di un milione di euro. Stessa cosa vale per la Tarsu. Nel 2011 abbiamo riscosso milioni e 247mila euro a fronte di una previsione di entrata di 3 milioni e 575mila euro. In questo caso la differenza fra ruoli emessi e riscossioni è di 1 milione e 300mila euro».

Solo evasione o sia qualcos'altro? «La marcia in più che vogliamo inserire è legata al fatto che vogliamo capire cosa stia succedendo in città - risponde il vicesindaco -, capire cioè se i mancati introiti siano legati al fatto che intere famiglie non riescono a pagare o se c'è proprio il costume dell'evasione. Stiamo lavorando per accertare le posizioni catastali in quanto ci sarebbero degli elementi utili a ritenere che la superficie catastale del Comune di Scicli sia evasa per il 42% nel senso che molte case non sarebbero accatastate; in caso di non accatastamento non si paga né la tassa sui rifiuti e né il canone idrico. Per evitare che l'evasione diventi una regola, abbiamo deciso di creare uno speciale ufficio entrate. L'impegno di tutti permetterà di evitare il dissesto».

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