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Tagli agli enti, da Scicli l’allarme dei sindaci

Alla riunione promossa e coordinata da Susino assenti alcune amministrazioni. Per le casse si spera in uno sforamento del patto di stabilità

SCICLI. Mentre i sindaci discutono sulle decisioni da prendere, i dipendenti del Comune di Scicli alzano il tiro della protesta e salgono sul tetto del palazzo municipale. Dal cornicione che delimita la sede municipale volti disperati, corpi umani spenti dall'incertezza di un futuro economico se non sicuro almeno tranquillo. Ieri pomeriggio la città del commissario Salvo Montalbano, volto felice della penna di Andrea Camilleri, è tornata a fare parlare di sé. Dopo appena una settimana una nuova ondata di protesta. Sindaci disperati, dipendenti disperati, sindacati disperati. Stessi sentimenti animano le diverse espressioni del mondo degli enti locali. Alla riunione promossa dal sindaco sciclitano Franco Susino hanno partecipato i colleghi di Ispica, Piero Rustico, di Acate, Giovanni Caruso, di Monterosso, Paolo Buscema, di Santa Croce Camerina, Franca Iurato, di Pozzallo, Luigi Ammatuna, il vice commissario della Provincia di Ragusa, Giovanni Puglisi. Assenti i primi cittadini di Modica, Vittoria, Comiso, Chiaramonte Gulfi e Giarratana. Il problema non è loro? Il problema dei tagli e dei ritardi nei trasferimenti regionali e nazionali è di tutti ed unanime appare la necessità di reclamare interventi immediati in favore degli enti locali. Sul Giornale di Sicilia in edicola il servizio completo.

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