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Rifiuti a Vittoria, ancora disagi

Riprende la raccolta, ma i cassonetti restano pieni in molte zone. Attesa per la seduta del Consiglio comunale durante la quale si voterà la liquidazione dell’Amiu

VITTORIA. Ancora problemi per gli operai dell’Amiu a Vittoria. L’azienda ad un passo dalla liquidazione stenta a pagare i dipendenti che ieri hanno incrociato le braccia. La promessa di un acconto dello stipendio ha fatto seppur lentamente riprendere la raccolta dei rifiuti in città. Domani sera intanto in consiglio comunale si voterà la liquidazione della municipalizzata di nettezza urbana.
Restano ancora stracolmi di rifiuti la maggior parte dei cassonetti della spazzatura a Vittoria, nonostante, anche se a rilento, gli operai abbiano ripreso a lavorare. Ieri i dipendenti dell’Amiu, l'azienda che in città gestisce la raccolta dei rifiuti, hanno infatti deciso di non effettuare il servizio per la mancata corresponsione dei pagamenti. L’azienda certo non naviga in buone acque: domani sera è prevista una riunione del Consiglio Comunale per decidere sulla sua messa in liquidazione. Ma ieri gli operai giornalieri hanno deciso di incrociare le braccia davanti ai cancelli. Quasi tutti i camion per la raccolta dei rifiuti sono rimasti carichi anche perché alla discarica di Gela hanno negato l'accesso ai mezzi Amiu in quanto pare che Vittoria non abbia pagato il dovuto ed a Gela non sarebbero disposti ad attendere oltre.
Oggi però come confermato dal presidente dell’Amiu, Gianni Giaquinta, i lavoratori sono ritornati al lavoro in quanto avrebbe assicurato agli operai che entro domani, tutti coloro i quali non hanno ancora ricevuto lo stipendio avranno un acconto di 500 euro a testa. Entro giorno 15, poi, sarà completata la mensilità maturata. Ugl e Fiadel, a questo punto, hanno chiesto ufficialmente di incontrare il Consiglio di Amministrazione dell'Amiu entro il prossimo 10 ottobre. In ogni caso, se entro giorno 15 non verranno pagati gli stipendi, i sindacati si sono detti pronti a dare il via alla protesta, nei modi e nelle forme permesse dalla legge.
Intanto, domani sera è prevista la riunione del massimo consesso cittadino per la votazione della delibera sulla liquidazione dell’Amiu. L’azienda vanta 17 milioni di euro di debiti, ma anche crediti da parte del comune di circa 12 milioni. “La città – hanno stamani detto in conferenza stampa i consiglieri comunali del PdL, Giovanni Moscato e Andrea Nicosia - è al dissesto economico. L’Amiu produce annualmente molti debiti: i maggiori si sono verificati nel 2008 e nel 2010 e nonostante tutto, specie nei periodi elettorali, si fanno nuove assunzioni”. I due rappresentanti del PdL, comunque, pur d’accordo con la messa in liquidazione dell’Amiu, non concordano con la delibera comunale così come fatta per una serie di motivi fra qui la il criterio di “imprevedibilità e lo stato di urgenza” che a loro dire non sussistono perché già da anni l’Amiu versa in quello stato. “Chiediamo che venga modificata la modalità di scelta del contraente, nessuna procedura negoziata, bensì – concludono – un avviso di gara ad evidenza pubblica”.

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