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Settimana di scioperi in tutta la provincia

A scendere in strada gli operatori ecologici di Pozzallo, Acate e Giarratana che vantano un enorme arretrato tra stipendi, quattordicesime e oneri riflessi che devono essere ancora liquidate malgrado gli accordi sottoscritti in Prefettura

RAGUSA. Settimana di scioperi, con manifestazioni, quella prevista a partire da domani in tre comuni della provincia. A scendere in strada gli operatori ecologici di Pozzallo, Acate e Giarratana che vantano un enorme arretrato tra stipendi, quattordicesime e oneri riflessi che devono essere ancora liquidate malgrado gli accordi sottoscritti in Prefettura, tra le ditte gestiscono il servizio, gli enti locali e sindacato. Nei dettagli, domani 17 settembre lo sciopero interesserà per l’intera giornata Pozzallo.


Nonostante l’accordo sottoscritto in Prefettura, il 24 luglio scorso, la 14° mensilità, non è stata ancora pagata e gli operatori devono percepire ancora gli emolumenti che vanno dal mese di giugno in poi. Proclamata, altresì, l’astensione collettiva dal lavoro straordinario, che va dal 18 settembre al 26 settembre prossimi. Incroceranno le braccia per l’intera giornata di mercoledì 19 settembre, invece, gli operatori ecologici di Acate che devono ancora percepire il saldo del mese di giugno, lo stipendio del mese di luglio e i rimborsi IRPEF. Previsto un sit-in di protesta nel piazzale antistante il municipio di Acate. Altra giornata di sciopero, giovedì 20 settembre per gli operatori ecologici di Giarratana che devono ancora percepire la 14° mensilità, lo stipendio del mese di luglio e i rimborsi IRPEF. Anche qui nella giornata dello sciopero si terrà nel piazzale antistante il municipio di Giarratana, un sit-in di protesta. Intanto ritardi nell’erogazione degli stipendi si registrano a Ispica. Il comune non ha soldi in cassa è per lo stesso motivo da cinque mesi non emette in favore della DUSTY, regolari mandati di pagamento. Gli operatori ecologici di Ispica hanno proclamato lo Stato di agitazione della categoria. Anche qui sta maturando l’azione di protesta con l’indizione di uno sciopero.

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